| Nome: Jason Gillespie Tipo di Creatura: Figlio di un mortale e un'antica Dea * -pur minore- del pantheon greco. Ciò fa di lui un semidio, anche se lui è del tutto ignaro di ciò. Età: 22 anni ma non sembra proprio possibile dargliene più di 18. Descrizione caratteriale: Nonostante i suoi natali semi divini..non si può certo affermare che la vita di Jason sia stata differente da quella di tanti altri esseri umani che vivono sulla Terra. Viene cresciuto, fino agli undici anni, dal padre che non gli ha mai rivelato -essendone ignaro lui stesso- della vera natura della donna che lo diede alla luce, la stessa che lo lasciò in fasce davanti alla porta dell'abitazione paterna. Purtroppo un incidente in auto fa si che, successivamente, siano i nonni a prendersi cura di lui, stranamente rimasto illeso a seguito di quello stesso incidente in cui il padre perse la vita. Jason cresce, in ogni caso, in una famiglia di forti valori nella vita frenetica di New York. Frequenta la scuola pubblica senza risaltare rispetto agli altri coetanei in compenso il suo impegno sociale e il carattere ben radicato nei precetti di bontà e altruismo gli vale più di qualche encomio. E' una di quelle persone che darebbe l'anima, letteralmente, per essere d'aiuto alle persone bisognose..forse perchè, in qualche modo, compensa l'aver perso in età tanto giovane l'amore dei genitori. Gli piace vedere il sorriso sul volto di chi lo circonda (e..no, non sorrisi loschi, sia chiaro) sarà anche per questo che lui stesso tenta di non perderlo mai, il sorriso. Trasparente nei suoi sentimenti e in quello che crede, è una personalità onesta che non contempla menzogne, anche a *fin di bene*, ritenendo comunque il fatto stesso di mentire come qualcosa che non può assolutamente rientrare in un'azione benevola, pur apparendo tale. Certi suoi valori potrebbero sembrare addirittura bigotti o, comunque, retrogradi..eppure lui vi crede comunque, fermamente, senza pretendere che gli altri condividano il suo punto di vista. Un esempio tra i tanti? Come simbolo del suo impegno a preservare una vita basata su valori di purezza in ogni aspetto dell'esistenza, indossa all'anulare sinistro una fede di cui si priverà solamente per la ragazza con cui deciderà di condividere il resto della sua vita. Ebbene si, avete capito bene, è casto e puro e intende restarvi fino al matrimonio...quando si dice che è un ragazzo da sposare.. Potere Base: Riflesso dell'AnimaPotere che consente a Jason di vedere le creature che lo circondano in base a come ciò che è nell'animo e non per il loro aspetto fisico. Le creature di animo malevolo si tramuteranno innanzi a lui, quindi, in esseri mostruosi, riflesso della loro coscienza corrotta [i vampiri, tra l’altro, in questo caso avranno modo di specchiarsi vedendo il marcescente della loro maledizione], al contrario..i puri e buoni di cuore verranno esaltati nella loro bellezza che diverrà ultraterrena, estremamente piacevole alla vista e ai sensi e, qualora siano creature che abbiano coscienza umana, il loro animo li renderebbe per riflesso della loro anima.. nuovamente umani, seppure per tempo limitato. Qualora si voglia prolungare, il tempo massimo della giocata si esaurisce fintanto che coloro che siano malvagi non ricevano un gesto di bontà spassionata o dimostrino un atto di sincera clemenza, il contrario per i buoni: qualora compiano un gesto moralmente non accettabile perderebbero la natura. Se, invece, non fosse intenzione del player usufruire di questa possibilità di gioco, l’effetto si esaurirà con la giocata. Insomma...funge un pò come nella bella e la Bestia, dove il principe viziato ed egoista veniva tramutato nell'orrenda creatura che rappresentava il vizio e la crudeltà del suo carattere. Il potere non tiene conto del confine dell'isola, ovvero se si è creature di PoE ma, essenzialmente, buone e che non fanno atti crudeli e meschini..si avrà l'effetto del potere nella forma benevola. E' come se il potere pesasse su una bilancia la somma delle azioni di una creatura, determinando quindi il suo essere corrotta o buona. E' possibile, per Jason, permettere alle creature vicine a sè di assistere al vero aspetto di chi stanno incrociando, ma è necessario che Jason abbia un contatto fisico con queste perchè l'effetto funzioni. N.B: Ovviamente Jason è finora vissuto come umano. Il suo potere, finora usato in maniera inconsapevole senza che vedesse riscontri fisici sulle persone umane, in questo caso si manifesterà in pieno impedendogli di vedere altro se non il riflesso dell'anima delle creature. Cosa non poco sconvolgente perchè potreste anche essere i più belli dell'isola ma, se la vostra coscienza è corrotta ed empia, lui non potrà fare a meno che vedervi mostruosi..con conseguente terrore e tentativo, magari scrauso, di fuga. Almeno finchè non dominerà il potere derivatogli dal suo sangue divino. Inclinazione: Bene Foto:*Nella mitologia, Astrea (chiamata anche Dike), figlia di Zeus e della terza titanide Temi, era una delle Ore, proteggeva i tribunali ed era un'inflessibile punitrice dei delitti. Le leggende narrano che la Dea volle scendere sulla terra nell'Età dell'Oro, un periodo di eterna primavera, in cui gli uomini non avevano bisogno di lavorare poiché la terra produceva spontaneamente i suoi frutti, inoltre la pace e la giustizia regnavano sovrane. Tutto questo avveniva sotto il regno di Cronos (Saturno), ma quando quest'ultimo venne ucciso dal figlio Zeus (Giove), le stagioni iniziarono a susseguirsi e gli uomini dovettero faticare per vivere, ciò comportò la nascita dei primi conflitti fra uomini e Dei, dando il via all'Età dell'Argento, dove la Dea Astrea si assunse la responsabilità di ammonire gli uomini e di condurli sulla retta via. Purtroppo i suoi sforzi risultarono vani, per cui, profondamente delusa, si ritirò lontano dal genere umano, sopra alte montagne, predicendo agli uomini un futuro ancora più oscuro. Seguirono, infatti, l'Età del Bronzo e del Ferro, in cui la malvagità umana non conobbe più freni. Amareggiata e disgustata, Astrea, decise di allontanarsi definitivamente, volando con le sue ali tra le splendenti stelle (divenendo la costellazione della Vergine), da dove, sempre più triste, guardò propagarsi la meschinità degli uomini.
Astrea viene rappresentata nelle sembianze di una giovane donna dall'aspetto severo, che tiene con una mano una spada e con l'altra una bilancia.
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