The Return MEMORIES

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nith85
view post Posted on 2/4/2012, 18:55 by: nith85
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Ieri notte all'inferno

<_Ren_> <il ragazzino vampiro di circa 12 anni, si trova nel salone centrale del castello infernale. E’ da solo, probabilmente perché Noah aveva da fare. Lui, in ogni caso, non voleva tornare da sua madre quindi al momento è disteso sul divano, a pancia in su con le braccia intrecciate sotto la testa. Sta ripensando alla strana conversazione che ha avuto con James ieri notte e ancora non gli tornano molte cose. Il libro che il demone vampiro gli ha lasciato è praticamente incomprensibile. Ci sono scritte una seria di filastrocche che, al momento, per lui, non hanno alcun significato> ‘dodici colonne sostengono del tempo il maniero. Dodici bestie reggono l’impero. Il falco è pronto a ergersi fiero. Il cinque è chiave e fondamento vero. Nel cerchio dei dodici, il dodici è il due invero. L’aquila spunta per settima, ma è terza davvero’ Che cavolo vuol dire? <riflette, ad alta voce ma non riesce ad arrivare a nessuna soluzione>

<@Darren> <questo uomo distinto http://data.whicdn.com/images/25590128/600...ender_large.jpg ma col capello lungo e stretto in una coda morbida, all'inferno è in verità appena giunto. Come tutti i vampiri, i demoni, e anche i draghi di un certo livello, ha i suoi informatori in ogni parte del mondo, terreno e ultra, come l'inferno, dove carpire le informazioni necessarie. Una di queste è stata proprio sapere che suo figlio, il suo adorato erede, si trova all'inferno. Saprà già qual'era il piano di Dulcinea? è probabile, perchè altrimenti non si spiegherebbe come mai fin'ora non si è ancora fatto vivo. D'altronde sarebbe stato sicuramente troppo sgamo arrivare li il giorno dopo, no? Quindi ha pazientemente aspettato, e ora finalmente si è fatto vivo. Silenzioso è apparso vicino al divano dove sta il piccolo vampiro, e un sorriso subito gli dipinge le labbra> Pensieroso, Ren? Le filastrocche sono un ottimo allenamento per il cervello, lo sai? Credo di ricordarne qualcuna ancora di quando ero bambino.. <buonasera *_*>

<_Ren_> <avverte dei passi ma l’inferno, e soprattutto quel castello, non è mai completamente deserto. Ci sono demoni che appaiono dal nulla alla ricerca delle dee. Tuttavia, mentre continua a riflettere su quelle parole così misteriose e intraducibili infatti, sente quell’odore così, come dire, familiare. Si solleva mettendosi a sedere. Oltre la spalliera del divano appare quell’uomo tanto tenebroso, quanto simile a lui. Non collega subito ma lo guarda con cipiglio dubbioso> Non credo si tratti di una filastrocca. Le filastrocche sono storielle per bambini con il cervello sotto sviluppato. Questo, più che altro, mi sembra un indovinello. Devo scoprire cosa vuol dire ma dubito qualcuno possa aiutarmi. <l’unico, crede, è james ma il Demone gli ha ben specificato che non avrebbe svelato nulla prima del tempo. Continua a guardare l’uomo, quegli occhi sono così simili a suoi> Voi chi siete? Non vi avevo mai visto prima al castello. Elvira e Sofia non sono qui.. comunque.

<@Darren> <quanto Darren sappi di questa storia e soprattutto se precisamente abbia capito le parole della filastrocca di Ren non lo da a vedere. Forse non ne saprà particolarmente quanto James o Sorat, ma di sicuro sa quel che basta per sapere che suo figlio è un elemento prezioso e che, qualcuno, ha iniziato a dargli le prime informazioni> Ti correggo, Ren <lui il suo nome è evidente lo sappi> le filastrocche sono frasi spesso in rima che permettono di aiutarti a ricordare qualcosa.. o qualcuno.. <si schiarisce la voce> Bianco cereo la sua pelle i suoi occhi fan scintille, è famelico il suo sguardo appar chiaro il suo traguardo, delle vittime innocenti sulle quali affondar i denti sì, canini assai affilati che dal sangue son chiamati. Questo che creatura ti ricorda, ad esempio? <ora andrà avanti a filastrocche per fargli capire che è suo padre? Mah, comunque come niente fosse continua il discorso> Non sono qui per loro, Ren.. Ma credo tu lo sappia, vero? <lo dice accennando un sorriso mentre non smette di fissarlo. è contento che gli somigli, sicuramente, fisicamente parlando almeno>

<_Ren_> <sicuramente ne sanno tutti più di lui che, attualmente, sa solo di dover tenere al sicuro sia il libro, che la chiave che James gli ha consegnato. Solleva un sopracciglio, non gli piace esser corretto. Ma ascolta la filastrocca recitata dal padre con attenzione. Non è difficile capire a quale creatura sia rivolta, dato che, appunto, quelle parole parlano della sua stesse specie> Vi aspettate davvero che io risponda? <è troppo chiaro di che creatura parli, tanto che quando gli sorride, mostra i suoi piccoli canini affilati. Non come quelli di un adulto, ma comunque letali. Scende dal divano, girandoci attorno, fino ad arrivare davanti all’uomo che, a quanto pare, già lo conosceva. Due persone in due sere, doveva essere davvero un vampiro speciale se tutti sapevano chi era> Non è importante quello che penso io. Voi mi state chiamando per nome. Sapete che sono un vampiro e pretendete che sia io a dirvi chi siete. Che cosa vi spaventa? Il fatto che io possa correre con la coda tra le gambe a chiamare la mamma? <no, non lo farebbe mai. Non un bambino come lui. Era suo padre il suo problema? Era per quello che erano finiti all’inferno? Bene. Lui è lì ed è disposto ad affrontarlo a testa alta>

<@Darren> Direi di si, Ren, o non ti avrei rivolto parola.. <infatti alza appena un sopracciglio al tono risentito del bambino, probabilmente una parte di sè sta godendo del carattere forte del vampirino che lui è convinto abbia ereditato proprio dalla linea paterna> Non sono spaventato da nulla, Ren e credimi, tua madre al momento è forse l'ultima sulla lista di coloro che mi spaventano.. <ma attenzione, lo dice dolcemente come se il ricordo della donna gli procurasse qualche sensazione piacevole. Sarà così veramente? Sarà solo una recita? Non ci è dato saperlo> Ti faccio questa domanda perchè sono sicuro che, intelligente e sveglio come sembri, credo tu abbia capito chi io sia vero, figlio mio? <non smette però di rimanere in quella posa seria, da quanto è arrivato si direbbe sia una statua se almeno non cambiasse qualche volta espressione del viso>

<_Ren_> Io ho imparato che bisogna sempre avere paura delle donne, soprattutto di quelle che in apparenza sembrano deboli. <sua madre non è debole, lui lo sa bene. Ma è lei che lo ha allevato. E’ lei che lo ha tirato su senza fargli mancare nulla. Non può adesso, solo perché ha di fronte l’uomo che ha sempre desiderato conoscere, pensare che sua madre sia solo una stupida che si è lasciata invaghire dal fascino di quell’uomo che, effettivamente, gli somiglia così tanto. Scuote la testa, fermandosi poi a fissare quegli occhi identici ai suoi. Non si fida, come non si fida di nessuno così a priori, ma è attratto da lui. Questo è fuori discussione> Perché siete venuto qui? Perché solo adesso? E soprattutto, come fate a pretendere di chiamarmi figlio? L’unica cosa che sapete di me è il mio nome, anche quello dannatamente simile al vostro. <strinse i pugni, avrebbe tanto voluto toccarlo, farlo abbassare, abbracciare come tutti i padri dei suoi amici facevano. Ma non poteva. Quello per lui è un estraneo anche se, si sbaglia quando dice che l’unica cosa che sa di lui, è il suo nome>

<@Darren> <gli viene sinceramente da sorridere e lo fa, mostrando per la prima volta i canini, ma il gesto non è per niente bellicoso, anzi> Oh, Ren, fortuna che questo l'hai imparato da te, o sarebbe stata la prima cosa che mi sarei premurato di insegnarti.. <abbassa di nuovo lo sguardo sul figlio, che ora pare essere più dolce e comprensivo, come quello di un vero padre> Tua madre non è debole, lo so bene, anzi, è una donna davvero straordinaria.. <e qui c'è davvero della sincerità> Inizia col darmi del tu, Ren, non sono un estraneo seppur è vero che questa è solo la seconda volta che ci incontriamo.. <la posa del vampiro si rilassa, pare davvero felice di aver trovato il figlio> Legittima domanda, e ho una risposta per te, come meriti.. Sull'isola dove vivi, a meno che tu non ci nasca, le creature vi possono arrivare solo se smarriscono, per così dire, i loro ideali o ciò che avevano di più importante dove vivevano prima.. Quindi, come ben sai, per il resto delle creature quell'isola è impossibile da trovare.. A meno che non vengano evocate in quel luogo che viene chiamato pentacolo.. Quindi, purtroppo, se nessuno mi evocava io non potevo arrivarvi da solo.. <lascia per caso intendere che la colpa sia di dulcinea che non l'ha mai chiamato? ovviamente, non lo dice esplicitamente ma dal suo discorso spera ren giunga a quella conclusione> All'inferno, invece la comunicazione è molto più semplice e solo ieri ho avuto notizia che tu fossi qui, dove finalmente potevo arrivare di mia volontà.. <gli sorride, e di nuovo è un sorriso caldo, benevolo> Non prtendo di chiamarti figlio, Ren, ma desiderei poterlo fare, se vuoi concedermelo..

<_Ren_> Veramente me lo ha insegnato zio Charon. Come quasi tutto il resto delle cose che so. <c’è una vena pungente nella sua voce. Ha sofferto parecchio per l’assenza di una figura paterna nella sua vita e, ancor di più, ha sofferto per quello che gli ha rivelato sua madre qualche giorno fa. Guarda quel sorriso comprensivo al quale non riesce a rispondere con dolcezza. La sua è più una smorfia arrabbiata> Non siete un estraneo? Vorrei ricordarvi che questa per me è la prima volta che vi vedo. <sapeva che ce n’era stata un’altra in passato, ma all’epoca era piccolo e ora non può ricordarsene. Però lo ascolta, seriamente, perché sa che in effetti non è così semplice arrivare a Return. Mentre Noah gli ha detto che comunicare con l’inferno, per i vampiri, è più semplice> State cercando di dare la colpa a mia madre? <non riesce a dargli del tu, non ancora. Adesso è troppo arrabbiato per cercare un avvicinamento. Ci sono molte cose che vuole chiarire e infatti solleva la testa per fissarlo negli occhi> Avete appena detto che a Return si arriva quando si perde ciò che si ha di più importante. Quindi, io e la mamma non eravamo così importanti se non vi siete mai preso la briga nemmeno di farci sapere che volevate vederci? <scuote la testa, all’ultima frase del padre> Prima dovete dirmi cosa volete da me.. perché mamma pensava che fossi in pericolo?

<@Darren> <e lui la nota la coglie, ma anzichè infastidirsi di nuovo gli sorride comprensivo> Magari un giorno lo conoscerò e lo ringrazierò di persona per averti aiutato.. <continua ad ascoltare il piccolo, senza più tornare serio com'era all'inizio ma ora rimanendo appunto rilassato> è vero, la prima volta che ci siamo visti non abbiamo potuto rivolgerci parola, Ren, ma ora che possiamo vorrei tu capissi che non sono un estraneo, ma sono tuo padre.. E che non sono solo l'uomo che ti ha dato i natali, ma vorrei anche essere colui che potrà guidarti nelle tue scelte.. <poi scuote la testa, in realtà la colpa la vuole proprio far ricadere su Dulcinea, ma non così direttamente> Non sto dando la colpa a tua madre, Ren, ma è un dato di fatto che se io non vengo chiamato, non posso palesarmi a mio piacimento.. Sai, forse speravo che, più che tua madre, un giorno mi venissi tu a cercare.. <lo guarda, come a farlo sentire in colpa? No, ma forse vagamente dispiaciuto, come se la cosa lo avesse ferito ma non volesse darlo a dimostrare> No, Ren, il problema è che purtroppo io non vi ho persi perchè.. Semplicemente perchè non vi ho mai avuti, questa è la dura realtà.. <sospira, affranto.. o almeno così pare, ma è bravissimo in quello che fa> E, cosa ancora peggiore, perchè vi è altro che mi lega alla Terra.. Credo tu sappia che io lavori per quello che è tuo nonno, vero? Finchè il mio master è vivo e io devo e posso lavorare per lui, non posso perdere la così detta tramontana.. <e purtroppo è verissimo. All'ultima domanda si concede un sorriso addirittura> Voglio conoscerti, mi pare ovvio! Tua madre credo sia troppo suscettibile riguardo tuo nonno, probabilmente pensa che ci sia lui dietro la mia visita.. <ed è così, ma dicendolo così apertamente pare proprio il contrario>

<_Ren_> <aggrotta la fronte, spiazzato. Sta facendo di tutto per far si che Darren abbia una reazione più accalorata, se così si può dire per uno che ha la temperatura corporea di un morto. Ma quello risponde sempre con pacatezza, lasciandolo, stranamente, senza parole> Allora, ammesso e concesso che io voglio avervi.. <lo guarda, sollevando un sopracciglio> averti, nella mia vita, mettiamo in chiaro una cosa. Io voglio essere sempre padrone delle mie scelte. Non ho lasciato nemmeno alla mamma che decidesse per me e non lo lascerò fare a uno che si presenta pretendendo di essere considerato un padre. Punto secondo: <e con le dita indica il numero due, estremamente serio> E’ inutile che cerchi di incolpare mia madre, o addirittura me, perché non ti abbiamo contattato al pentacolo. Il padre di mia sorella era comunque un vampiro di quello che TU definisci mio nonno.. <e che lui non conosce> .. ma, avendo perso la cosa più importante che aveva all’epoca -cioè la mamma- è giunto a Return. E punto terzo, forse il più importante, se davvero ci tieni così tanto a conoscermi allora portami a Return, adesso. <lo guarda, assottigliando lo sguardo. Return è il posto dove vuole essere ed è il posto in cui avrebbero potuto conoscersi nella quotidianità. Sicuramente sarebbe stato uno shok per sua madre ma, al momento, stava solo pensando a se stesso> Con me, potete arrivarci. Dopotutto, sono sangue del vostro sangue.. <figlio, per l’esattezza>

<@Darren> <una reazione più accalorata per lui significherebbe solo mostrarsi insicuro o, in questo caso, anche mostrare che in realtà sta fingendo. Quindi meglio continuare su questa linea, dando l'impressione a Ren che anche arrivando a insultarlo lui continuerebbe sempre a volergli stare vicino.. che papino esemplare> Ti ascolto, Ren.. <e ora torna estremamente serio, dando vera importanza alle parole del figlio, infatti gli risponderà solo dopo aver sentito tutto quello che ha da chiedergli> Non ho intenzione di importi niente, Ren, non credo di averne l'autorità anche se, spero almeno imparerai ad apprezzare i consigli che posso darti.. <ovvero non è venuto li per dargli ordini, solo per aiutarlo nelle sue scelte> Per ciò che riguarda la storia tra Darius e tua madre, Ren, non posso dire niente e, anche se avessi qualche idea a riguardo, dovresti prima sapere cosa vuol dire amare follemente una donna per perdere di vista tutto il resto, per potertelo spiegare.. <non che lui non ami dulcinea, quindi, ma sicuramente darius è stato molto più importante di lui, questo intende. Allunga poi una mano, sperando che Ren gliela stringa> Affare fatto, Ren.. Anzi, credo sia il luogo migliore da dove almeno tentare di cominciare, che cosa ne pensi?

<_Ren_> <lui non ha idea che suo padre sta solo mentendo. Per quanto sia forte caratterialmente è un bambino che ha sempre desiderato la figura paterna al proprio fianco. Per questo non vuole definitivamente troncare con lui senza nemmeno avergli dato la possibilità di conoscersi> Consigli. Forse quelli posso ascoltarli ma non li metterò in atto solo perché me lo dici tu. Tu non sei niente più che un estraneo per me e se voglio darti la possibilità di conoscerti è solo perché.. <abbassa un attimo la testa, quasi incapace di continuare per via del groppo che gli si è formato in gola> .. voglio vedere cosa si prova ad avere un padre. <scrolla le spalle e poi torna a guardarlo> Ho capito, non sei innamorato di mia madre. Non devi amarla per forza lo so che certe storie d’amore posso finire. Non voglio che tu menta con me.. non arriveremo da nessuna parte così. Guarda la sua mano, impiegandoci un po’ prima di allungare la sua e stringergliela. Gli tremano le gambe.. sta toccando suo padre per la prima volta. Infatti subito gliela lascia, facendola ricadere lungo il fianco> Bene. Ma prima di andare devo fare una cosa. Anzi due.

<@Darren> I consigli sono fatti apposta per essere ascoltati, Ren, poi, indipendentemente da chi te li dia, è una scelta tua seguirli o meno.. Anche se spero i miei possano tornarti utili, dopo tutto ho abbastanza secoli sulle spalle per potermi ritenere un uomo con qualche esperienza.. <e, attenzione, fa un gesto così strano per un vampiro del suo rango che davvero potrebbe essere un'azione che si permette solo con suo figlio, infatti gli fa l'occhiolino, facendo poi di seguito una mossa abbastanza buffa come se non sapesse nemmeno lui da dove gl'è venuta, ora direi che è fin troppo sincero XD> è una prova per entrambi, Ren, perchè devi sapere che sei l'unico figlio che ho.. <e vive da tanti, tanti secoli> E allora è meglio che siamo sinceri da subito, hai ragione, ma credimi se dico che a tua madre tengo molto.. <e dal tono di voce io credo sia veramente così .caffè che poi sia tonno a seguire gl'ordini del nonno è un altro paio di maniche. Quando finalmente il bimbo gli stringe la mano lui ricambia la stretta, seppure fulminea, con una piuttosto rigorosa e quasi ride quando Ren subito la molla> Dobbiamo lavorare sulla stretta, lo sai? è il primo contatto che di solito hai con qualcuno e una stretta di mano forte fa capire che lo sei anche come persona e che non temi chi hai di fronte.. <tò, un primo consiglio. Poi annuisce, aspettando che gli dica quel che deve> Immagino tu debba salutare qualcuno..

<_Ren_> Lì seguirò se meriteranno di essere seguiti. D’altronde solo gli stupidi si fidano ciecamente del parere altrui e, in quanto figlio di due vampiri ultracentenari, io non posso essere uno stupido. L’intelligenza è un fattore genetico, così come i tratti fisici.. <e in quelli, i due, sono davvero molto ma molto simili. Guarda quel gesto così ‘amichevole’ con un sopracciglio sollevato e poi gli scappa una risata. Vederlo in quel modo lo diverte perché, dopotutto, gli sembra che suo padre non sia quello stronzo che sua madre gli ha descritto. Alza le spalle> Non mi interessa cosa provi per lei. Sono problemi vostri quelli nei quali io non voglio entrare. Ma, so per certo, che anche lei è innamorata di te e se è arrivata a pensare determinate cose è perché qualcuno.. <non dice chi, non lo sa nemmeno lui che è stato Darius> .. gliele ha dette alimentando i suoi dubbi su suo padre <georgian. Incrocia le braccia sotto al petto e lo guarda dal basso verso l’altro, sperando che un giorno possa diventare anche lui alto quanto lui. Perso nei suoi pensieri non ha ben seguito la faccenda sulla stretta di mano, però annuisce all’ultima affermazione> Si, devo salutare un mio amico. Non potrei mai partire senza averlo visto un’ultima volta. <lui, solo Noah. A sua madre non dirà nulla sul fatto che ha deciso di partire con suo padre alla volta di Return> e poi devo prendere qualcosa che devo sempre tenere con me.

<@Darren> L'intelligenza va anche sviluppata, Ren, ma credo di aver appena capito che tu lo stia già facendo.. <perchè non gli sembra affatto un cretino o un bambino sconsiderato, anzi, si può dire che si sia appena reso orgoglioso di suo figlio, che lui stia recitando o meno, ora è veramente così. Allarga il sorriso quando sente quella risata sincera, ritornando gradualmente serio> Purtroppo c'è sempre qualcuno che per invidia o semplice malvagità ama mettere in discordia due persone, l'importante è capire dove inizia la bugia e dove finisce la verità.. <che attore nato, ora si, davvero. Lo guarda osservarlo e gli sorride con un sopracciglio alzato, annuendo al pensiero del figlio senza però parlare. è telepatico, l'ho deciso io ora, d'altronde non è un pirla, qualche potere serio lo avrà anche lui XD> hai tutto il tempo che desideri, Ren, ti attenderò qui esattamente dove mi lasci, così andremo insieme al Cancello..

<_Ren_> Questo sarebbe il tuo primo complimento? Guarda che non mi freghi.. <a desso è lui a sorprenderlo, facendogli la linguaccia prima di ritornare serio ad ascoltarlo. Non può immaginare che quella sia una messa in scena. E’ suo padre e vuole credere che, almeno in questo momento che è solo con lui, sia sincero> Se è davvero tutto frutto di invidia a malvagità, siamo sempre in tempo per dimostrarlo. Lo hai detto anche tu, è una prova per entrambi.. <si allontana da lui di qualche passo, dirigendosi alla porta che da sui corridoi che portano alle camere> Allora faccio in fretta. <non vuole che sia madre passi di lì per caso e capisca tutto. Vuole avere un po’ di tempo da solo con lui e, se sua madre sapesse che stanno andando a Return, anche lei farebbe armi e bagagli e li seguirebbe. Per questo dirà a Noah di tenere la bocca chiusa> aspettami eh! <e detto ciò, andrà dal suo amico per raccontargli più o meno tutto e poi prenderà il suo libro, quello che deve custodire con all’interno la chiave, e tornerà da sua padre. Perché si, quello era DAVVERO suo padre>

<@Darren> <infatti è proprio sorpreso, tanto che apre appena di più gl'occhi, identici a quelli del figlio, ridendo per la sfacciataggine della linguaccia> E lo faremo, insieme ovviamente.. <si, bellissime parole, sincere a quanto pare, e forse per quel che riguarda avere un minimo di rapporto con suo figlio lo sono veramente. D'altronde è un uomo con davanti la sua eredità, un minimo di considerazione per lui ce l'ha naturalmente> Non muoverò un passo senza di te, Ren.. <e detto questo rimarrà davvero li immobile ad aspettare il figlio e scommetto che, se Dulcinea dovesse per caso passare di li, avrà sicuramente qualche delizioso potere che gli permetterà di non riconoscerlo perchè, ora che il suo piano era partito, non poteva mica farselo rovinare, no?>


Ren&Darren
 
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