| Uhm...la maggior parte delle cose che penso è già stata scritta dalle mie colleghe mod ed altri utenti, ma su qualche questione vorrei soffermarmi pure io.
Ad esempio, la storia dei gruppetti: innanzitutto credo che sia FISIOLOGICO che alcune persone si trovino meglio a giocare con Tizio piuttosto che Caio, e non sto parlando di motivazioni quali amicizie pregresse o simili: semplicemente le giocate che ognuno porta avanti sono influenzate dal proprio background, dall'età, dal tipo di fantasia che si possiede. Parlo di me e dei miei pg, così non rischio di tirare in ballo altri personaggi, non certo per ergermi a massima esperta di gdr, e faccio qualche esempio: la poca immaginazione che ho verte principalmente su idee che implichino tragedie, morte, melodrammi, ferite, ansia e magoni vari. La Debby dice che è colpa di Jane Austen, di Euripide e delle sorelle Bronte, e mi sa che è vero xD La mia testolina decerebrata si stanca e perde interesse dopo qualche giorno di ‘felici e contenti’. Di conseguenza, è difficile che ci si possa ‘incrociare’ in qualche storia con qualcuno che, ad esempio, non sopporta far soffrire il proprio pg e si diverte a fargli avere una vita tranquilla e serena. Badate bene, non sto affermando che un tipo di gioco possa essere migliore o più divertente di un altro (anche se è statisticamente provato che le coppiette felici dopo qualche settimana stufano i player, ma ovviamente non si tratta di una regola generale), semplicemente che ognuno ha le sue preferenze.
A questo si aggiunge che la psicologia del personaggio, in quello che viene chiamato GIOCO DI RUOLO proprio perché VOI siete chiamati ad INTERPRETARE qualcuno, è fondamentale. E come fra le persone esistono incompatibilità nei caratteri e nelle azioni, è normale che accada anche fra personaggi che, di fatto, quando si muovono in chat, sono come persone. Esempio: Lilith. Suppongo che la conosciate bene o male tutti: un demone, il primo demone vampiro (si parla di diverse religioni, non me la sono inventata io eh), l’unica donna fra i dieci Principi dell’Inferno, la regina dei vampiri, delle streghe, dei succubi e blabla, colei che nel gdr ha distrutto il villaggio e la famiglia di Cassiel, oltre ad avergli strappato le ali, colei che ha fatto un rewind del passato torturandolo e abusando nuovamente di lui, quella che detestava il figlio che portava in grembo, l’estimatrice delle grida di dolore, delle membra strappate e del dolore (altrui)…insomma, una brava persona. Se Lilith è nella foresta che si esalta con Belial (suo amico d’infanzia e compagno di banco insieme a Lucifero) parlando di torture, di armi di distruzioni di massa e dei *bei tempi* trascorsi a regnare all’Inferno, ed arriva PincoPallo che come niente fosse sbuca da dietro un faggio salutando sorridente…è normale che sia infastidita.
Lilith è superba, infida, melliflua, malvagia e viscida: se una sua conversazione viene interrotta, è già tanto se non ranza via la testa a colui che si è intromesso. Ma mica perché IO non voglia giocare con il nuovo arrivato: semplicemente perché le ho dato un carattere di merda, degno della figura che ho immaginato lei sia, e LO SEGUO. Ribadisco: Lilith ha fra i 10.000 e i 5.000 anni, e prima di arrivare a Return non ha MAI provato un sentimento positivo, è una cultrice delle meraviglie della tortura, fisica e psicologica. Difficile che da lei si possa ottenere una pacca sulla spalla o chiacchierare del più o del meno. Ovviamente ci sono le eccezioni, Lilith non è un personaggio inavvicinabile: ha apprezzato Nebi per la sua determinazione (e perché ora suo padre e lei sono suoi *devoti*), apprezza l’operato delle Erinni, ha dato un consiglio a Minerva innamorata perché le piace traviare e plasmare al Male le giovani menti, ha elevato Dulcinea da semplice devota a sua amica, l’odio iniziale con Seras si è trasformato in amicizia dopo che quest’ultima l’ha aiutata con il neonato. Insomma, tutto sta in COME una nuova conoscenza si pone. Se Lilith è in giardino che annerisce rose, probabilmente sarà meno infastidita da un nuovo venuto e sicuramente più disposta al dialogo rispetto a quando la incontrate con Lucifero che si ciuccia via il sangue di qualcuno o smembra un abitante del villaggio. Se la incontrate, e volete giocarci, ognuno è benvenuto: ma tenete conto di tutto questo, se anche avete letto la sua storia o qualche sua chat, e preventivate l’evenienza di vedere il vostro avvelenato, con una buona dose di ferite e psicologicamente distrutto. Tanto per fare un esempio, Cassiel, Penelope ed Eldunarì ne sanno qualcosa xD
Altro discorso è Marleen, continuando a fare esempi: è una ragazzina di 18 anni, un po’ sciocca ma anche carina e socievole. Con lei non è difficile socializzare, a meno che il vostro pg non si intrufoli fra lei ed Harlan mentre si lanciano frecciatine o mentre lei gli piange addosso disperandosi. In fondo, pensateci: se voi foste davanti al vostro amore impossibile e state tentando di farlo innamorare di voi…vi piacerebbe che arrivasse qualcuno ad interrompervi? Lo salutereste e incomincereste a parlare della sparizione delle mezze stagioni, o vi verrebbe voglia di strangolarlo? I pg in chat sono persone, e come tali si comportano. Allo stesso modo, è noto che Marleen la dà via come il pane: ma è una Lamia, figlia di un’anima lussuriosa e di un vampiro. Addirittura per nutrirsi prima fa sesso e poi uccide (anche questo non me lo sono inventato io, i demoni Lamia agiscono così). Quindi, ovviamente non ucciderà mai uno dei vostri pg per pranzare, ma sarà molto difficile che da una scopacchiata nasca una storia seria. O almeno, non nell’immediato.
Poi non smetterò mai di dirvi che il bello del gioco è l’imprevedibilità…insomma, ho fatto innamorare Lilith di Lucas…e far innamorare Lilith è come far cantare Buonanotte Fiorellino a Sid Vicious.
Altra questione: le ferite inferte ai pg. E’ dall’inizio del gdr che tentiamo di convincervi a dare una coerenza al comportamento dei pg feriti. Insomma, molti di voi sono davvero giovani e per loro fortuna non hanno mai provato la sofferenza vera…ma il Dolore, quello con la D maiuscola, è una cosa disumana, nel senso che quando sentite male, male davvero, di umano non vi rimane nulla. Penso a quando mi si lussa la spalla, ad esempio: nel momento in cui me la trovo al posto della clavicola, l’urlo nasce da solo. Le lacrime escono in automatico dagli occhi, in una frazione di secondo, senza che io pianga intenzionalmente. Le ginocchia cedono e mi ritrovo per terra, qualunque cosa stessi facendo. Impossibile parlare, fare la dura, al massimo mi può scappare qualche smadonnamento dentro di me, ma è difficile persino chiamare ‘Mammaaaaa’. Quando m’hanno tolto il tubo del drenaggio da dentro la pancia con un tirone ben assestato, ho cacciato uno strillo che ha fatto tremare i vetri dell’ospedale. Pure io sono orgogliosa, ma hai voglia a fare l’orgogliosa quando ti sembra che ti stiano strappando le budella. Ecco, quando Aletto ha crocifisso Marleen ad un albero, inchiodandola al tronco con un pugnale che le ha trapassato il polso, ho immaginato che fosse un cazzo di male atroce, di quei dolori che rendono l’uomo assolutamente al pari di un animale: puro istinto, nessuna razionalità, ben poco controllo delle reazioni, della parola e del proprio corpo.
Allo stesso modo, siate coerenti nel *decorso* delle ferite: quando Alariel ha dato una bastonata in faccia a Lilith, che seppure sia una vampira e quindi più resistente rispetto ad altre creature non è certo fatta di ghisa come Wolverine, ho pensato che la conseguenza potesse essere come minimo uno zigomo incrinato e il naso rotto, e l’ho mandata in giro per una settimana con mezza faccia tumefatta in tutte le tonalità dal rosso al viola al blu. Se il vostro pg viene sfigurato con un trinciapollo, avvelenato, smembrato, trapassato da una lama da parte a parte come uno spiedino, rivoltato come un calzetto, aperto come una cozza, e non viene curato da quei pg che sono in grado di accelerare la guarigione, difficile che il giorno dopo sia in spiaggia a zampettare come se avesse fatto il weekend relax alle terme di Castrocaro.
Infine: non disperatevi se non trovate qualcuno con cui chattare entro 5 secondi dal vostro ingresso in chat. Non avete cartellini da timbrare, non ci sono gare a chi chatta di più, non morite se aspettate 15 minuti prima di avere una controparte. Non potete “saltare addosso” ai pg che vedete collegati solo per aver qualcuno con cui chattare: così facendo rischiate di interrompere una giocata che sta appassionando i player già impegnati, che magari sta durando da 2 ore e forse cambierà i destini dei personaggi. Solito discorso: se due pg sono al fiume a pucciare i piedi nell’acqua e contare le trote che passano, è palese che l’arrivo di un altro personaggio non darà alcun ‘fastidio’. Mi raccomando, il segreto è LEGGERE: prendetevi un minuto quando arrivate in chat, e leggete cosa sta succedendo. Capirete così chi è disponibile e chi no, senza rischiare conseguenze ‘spiacevoli’ come un rifiuto o una cattiva reazione (v. sopra). E ricordate che nessuno è mai andato in autocombustione per non aver mosso immediatamente il pg. Quasi tutti le mie chattate iniziano con Lilith sulla panchina in giardino e Marleen nel bosco accanto al cadavere del suo pranzo/cena, e credo che ve ne siate accorti: una condizione aperta a tutti, ma di cui ben pochi approfittano. Non è difficile piazzare il proprio pg in un punto *di passaggio*, ed ASPETTARE: prima o poi qualcuno arriva. E se non arriva…pazienza, potreste approfittare per leggere le chat altrui e scoprire tanti pg interessanti che prima non avevate notato.
Non ho certo la pretesa di insegnarvi a giocare, tutto questo vuole essere solo un prolisso consiglio corredato da lunghe e noiose spiegazioni. Ma spero che possano essere utili…PIU’ VADEMINCHIUM PER TUTTI!
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