QUARTO EPISODIO- LA VITA NEWYORKESE
Marocco 7:30 AM- Aereoporto
Rajaà vestita come un agente 007, vestiti scuri e occhiali scuri si dirige verso il volo che porta New York, mentre l'Hostess chiama dal microfono i passeggeri del volo Rajaà si gira per l'ultima volta a guardare quella sua tanto amata città con un pizzico di malinconia abbassa la sguardo e salve sull'aereo che le darà una nuova vita.
Nel frattempo Era già passato un giorno dall'arrivo di Kyla a New York e lei e Jem si erano incontrati scarsamente in casa, questa era la prima volta che erano riusciti a trovare un po' di spazio per conoscersi meglio.
Jem: <<quindi vorresti fare la cantante>>
Kyla: << Si è il mio grande sogno, già mi ci vedo io a cantare di fronte ad un grande pubblico che mi acclama>>
Jem la guarda con un sorrisetto ironico: << Ma dai la vuoi smettere di sognare, te lo ripeto siamo a New York e New York non è come la descrivono nei film, il Sogno Americano, credi di avere una marcia in più, ne ho viste tante di ragazze piene di sé convinte di diventare grandi pop star e poi sai cos'hanno fatto, sono corse a casa a piangere dalla mamma.>>
Kyla: <<non ho di questi problemi io, insomma io darò il meglio di me, se riuscirò bene, altrimenti sai cosa farò, prenderò le mie valige, abbandonerò questa topaia, te compreso e me ne andrò così come sono venuta senza rimpianti>>
Jem: << Hey non ti arrabbiare, sia chiaro io lo faccio solo per non farti illudere>>
Kyla scattando dal letto si avvicinò con aria minacciosa a Jem: << Senti un po' tu, con chi credi di parlare?, io non mi sono mai illusa, mai...., anzi solo una volta forse, quando ero piccola ed è morto mio padre, si forse mi illusi di poterlo rivedere sorridere, camminare, sgridarmi, abbracciarmi, ma non è successo lui non si è rialzato, sai una cosa da quel giorno non mi sono più illusa e non lo farò ora, in questo paese di viziatelli antipatici
Kyla andò in bagno sbattendo la porta, lasciando Jem ad occhi spalancati palesemente a disagio
Lynsey invece era alle prese con le sue monotone lezioni di canto sotto vigile del professor Mirror, un uomo di 56 anni circa, molto severo , ma che aveva una grande stima per Lynsey
Prof. Mirror: << Molto bene ragazze crescete ogni giorno di più, ah devo parlarvi di una cosa abbastanza importante>>
Giuliana sussurrando: << No ti prego speriamo che non ci dice di nuovo che la Chiesa ci ha chiesto per il coro>>
Lynsey: <<mi sparo!!, ricordi l'ultima volta con quelle suore antipatiche>>
Prof:.Mirror: << Signorina Audrey faccia silenzio per cortesia>>
Lynsey: << Si,scusi>>
Prof.Mirror: << Dicevo, ieri è venuto a trovarmi un discografico molto famoso e mi ha parlato di un progetto, mi ha detto che dal tempo delle Spice Girls difficilmente una girls band è riuscita ad imporsi nella musica, ecco lui vorrebbe provarci, vorrebbe lanciare 3 ragazze e trasformarle in 3 pop star, e indovinate dove si terranno i primi provini?>>
Lynsey: << Oh, oddiooooooooo sto sognando>>
Giuliana e Lynsey si abbracciarono
Prof.Mirror: <<su ragazze calme calme, non è detto che sarete prese avete idea di quante ragazze si presenteranno ai provini?>>
Lynsey: << Prof noi siamo forti e vinceremoooo>>
Era calata la notte e Rajaà era arrivata a destinazione si guardava intorno sognate le sembrava tutto così bello
Rajaà: <<oh ma è stupendo, che città fantastica, ora devo cercarmi un bel albergo dove dormire e domani Shoppiiiing>>
Guardò i soldi che le aveva lasciato lo sceicco e sorrise, non conoscendo la città entrò in dei vicoli bui, c'erano due ragazzi che guardavano con insistenza Rajaà
Rajaà: << cosa avranno da guardare non hanno mai visto una bella ragazza?>>
Uno di loro si avvicinò a Rajaà.
Rajaà: << cosa vorrà adesso, se mi fa qualche proposta stramba giuro che gli tiro un ceffone>>
No, non si trattava di una proposta strana, il tipo losco cacciò una pistola e disse: <<dammi la borsetta>>
Rajaà: << Scusa?>>
Rapinatore: <<ho detto dammi la borsetta>> gli punto la pistola alla tempia
Rajaà: <<oh no la prego, non conosco nessuno, sono appena arrivata non mi lasci così>>
Rapinatore: <<prenditi i documenti e dammi la borsetta>>
Rajaà a malincuore dovette arrendersi al rapinatore prese i documenti e gli diede la borsa
Rajaà: << E ora dove dormo?>> Si voltò e vide le luci di un bar notturno e si diresse verso di esso
CONTINUA....