QUARTA PROVA SETTIMANALE

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marea azzurra86
view post Posted on 20/6/2009, 18:23 by: marea azzurra86




Penelope & Lilith






Penelope D'aragona un nome infisso nella memoria di troppi, un nome da nulla, disprezzato, odiato, ma sempre temuto.
Penelope la strega arrabbiata,la megera velenosa, la cortigiana troppo scaltra, il serpente tentatore in questo limbo senza uscita, nč luce lontana!
Eppure anche su costei, la paura č un cono d'ombra che le offusca la ragione, quel raziocinio a lungo sontuosamente camuffato tra nuvole di merletti e sete preziose; e quel raziocinio che ora, le sfugge impaurito, cercando nascondiglio tra le belle pieghe di quel suo vestito, troppo aderente, troppo scollato .
Penelope l'illusa, alla quale ormai pareva di essere simile a Lucifero, e di meritare il loro rispetto, o quanto meno il loro timore.
Elevarsi a demone perō č qualcosa che non ha mai potuto, qualcosa che nč i sorrisi ammalianti, le infallibili pozioni, nč i suoi artefatti stregati, le hanno potuto rendere.
E adesso Penelope la strega se ne sta li dinanzi a Lilith, la sua Regina e implorare pietā per aver sognato troppo.
Troppe lacrime negli occhi per non scendere copiose, troppo attaccamento secolare alla sua misera vita per riuscire a tenere il cuore in petto, adesso che la Regina desidera il suo sangue, per farsene pasto o forse il monile pių bello.
Eccole quelle labbra scarlatte e quei dei denti aguzzi di Lilith, pallida luna che beve l suo sangue, mentre le ginocchia della strega tremano nel buio della stanza della musica, dove Lucifero suona il piano, imperterrito e lieto.
L'astro ora č ebbro della paura di lei, e le labbra di Lilith sono imbrattate di sangue della sua pių fedele adepta, lei li guarda tremante, mentre un abissale terrore le soffoca persino il respiro.
Essere la loro cena, esserlo una sola volta.
Dire addio a tutto ai fasti da nulla e al suo Malaphar ritrovato, oh no Penelope si aggrappa a due mani alla vita, come un naufrago che agogna la riva nella tempesta del mare.
Quella strega che si ritrova addosso un nome, antico pių di lei, miticizzato da un certo Omero, da lei mai conosciuto, quella strega sono IO.
E perdonate se non riesco una volta di pių ad afferrare almeno un brandello di dignitā, piangendo rigogliosa come una imbarazzante fontana, mentre vi racconto la mia storia... una storia di sangue, rigoli di vita strappati alla mia carne da un morso assetato, eppure cosė erotico nel suo essere letale.
E scusate se ho gli occhi impasticciati di rimmel adesso, a quanto pare l'orrore abissale del rotondo timore di morire, questa paura tanto oscena, quanto violenta, sa distruggere oggi pudore di apparire fragile!
Quella lingua grondante sangue copioso e bollente, sangue di chi vuole vivere, lo desidera con ogni viscera del suo corpo, sangue di colei a cui Lilith ha risparmiato la vita.
Una volta di pių, forse l'ultima.
Scusate adesso, ma vi ho raccontato la mia storia, mentre una stella č esplosa nel cielo.. lasciatemi guardare adesso, l'abbagliante mistero di una vita che sa essere spezzata.


Penelope.

Edited by marea azzurra86 - 21/6/2009, 11:19
 
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12 replies since 27/5/2009, 12:58   618 views
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