TERZA PROVA SETTIMANALE

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°Magggg°
view post Posted on 4/5/2009, 13:07 by: °Magggg°




Yuna & Lucas

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Yuna

Mi sveglio con la testa pesante e dolente, quasi fossi stata drogata e poi buttata su questo freddo pavimento scuro. Non so dove sono, riesco a malapena a tenere gli occhi aperti per via del l’incessante pulsare delle mie tempie.
Con un po’ di forza cerco di mettermi seduta, qualsiasi sia la persona che mi ha chiuso in questo posto non lo ha fatto sicuramente con gentilezza.
Sono scalza e ho freddo, tanto freddo. Striscio appena verso la parete e mi ci appoggio, ora riesco a notare anche una piccola finestrella dalla quale traspare il buio della notte e qualche piccola stella lontana.
Richiudo gli occhi e cerco di rilassarmi quando improvvisamente sento un rumore, come di una mano che sbatte con forza sul marmo, sbatto le palpebre e smetto di respirare.
Non sono sola?

Lucas

Sono ormai sveglio da oltre venti minuti quando la giovane Veela rinchiusa come me in questa stanza assolutamente anonima, riprende conoscenza dal suo lungo sonno. La vedo perfettamente, nonostante l'illuminazione assolutamente scarsa della stanza in cui entrambi siamo finiti senza conoscerne il motivo. La conosco, Yuna... La osservo strisciare contro il muro come un animale in cattività. La osservo mentre scruta la piccola stanza con gli occhi celesti, in cerca di notizie sul suo attuale...coinquilino.
Mi alzo in piedi lentamente e con disappunto, appurando di non possedere il potere primario della mia stessa esistenza. L'essere ombra e in essa vivere. Osservo le mie stesse mani così concrete e reali, allungo un braccio verso un angolo in ombra e non riesco a fondermi con essa. Colpisco il muro con rabbia. Poi la mia attenzione torna sulla Veela. Muovo qualche passo nella sua direzione lento e assolutamente misurato. Sono perfettamente visibile ma non necessariamente troppo vicino.
"Buonasera Yuna..."

Yuna

Mi volto istantaneamente in direzione della voce e aggrotto la fronte. Il demone d’ombra? Se la vista non mi sta giocando brutti scherzi sì, è proprio lui.. nell’immenso buio riesco a distinguere la sua figura grazie alla fioca luce di una lanterna appena distante da noi.
“L….. Lucas?” – sono sorpresa da tante cose. Prima di tutto dalla situazione bizzarra, che senso ha chiudere due persone che non hanno praticamente niente in comune, in una stanza oscura? In secondo luogo perché ci hanno chiusi qui? E soprattutto com’è che riesco a vederlo nell’ombra..?
Alzo le sopracciglia evitando di mascherare il mio stupore, ma non mi muovo.. resto seduta per terra, chissà forse lui saprà qualcosa più di me riguardo questa strana serata.

Lucas

Leggo lo stupore negli occhi della Veela. Un enorme punto interrogativo stampato sul volto aggraziato che so bene nascondere molto più di quanto non lasci ad intendere. Mi avvicino di un altro passo, ad ogni mio movimento riprendo a testare i miei poteri e ad ogni passo mi rendo conto che sono assolutamente annullati. Cancellati completamente dalla mia natura. Osservo Yuna negli occhi mentre diverse domande fanno capolino nella mia mente. Tra cui vari e blandi perchè, in fondo, su quest'isola, nulla segue una logica ben precisa, quindi, non vedo quale spiegazione potrei ricavarne in proposito. Privato dei miei poteri e chiuso in una stanza con una persona che mi è assolutamente estranea, se non per la mia totale indifferenza verso la sua esistenza.
Le sono di fronte, altri due passi e potrei quasi toccarla. Nessuna espressione sul mio volto. "In carne ed ossa....purtroppo...." rispondo alla sua domanda mentre un angolo delle mie labbra si solleva in un sorriso amaro, a degna constatazione dell'assurdità della nostra attuale posizione.

Yuna

Alzo un sopracciglio sentendo la sua risposta, mi verrebbe da dirgli ‘oh il piacere è tutto mio, Lucas!’ ma non so quanto possa essere ragionevole mettersi a litigare in un contesto simile. Dopo tutto la cosa è reciproca ed è ovvio che entrambi vorremmo essere in un altro posto ora piuttosto che qui dove tra l’altro non c’è nemmeno un mazzo di carte per passare il tempo.
Noto che riesce a guardarmi negli occhi e a restare nel contempo lucido, il che mi fa pensare che o sto sognando o mi hanno tolto i poteri o lui ne è immune.. e sinceramente non so quale tra le tre alternative possa essere la peggiore.
Sospiro e provo ad alzarmi, la schiena fa un po’ male ed inizio seriamente a chiedermi se mi abbiano scaraventata qui dentro o cosa.
“Immagino che questa sia l’ennesima prova dell’isola” – mi guardo intorno tastando la parete e camminando intorno alla stanza. A quanto pare non c’è nemmeno una porta – “non ci posso credere … ”

Lucas

Interessante l'essere in grado di sostenere lo sguardo di simili creature. Noto con piacere che, nella sventura dell'esser privato dei miei poteri non son solo. In piedi, immobile al centro della stanza la osservo girando appena la testa, mentre percorre operosa il perimetro della stanza alla ricerca, del tutto inutile di una via d'uscita.
"Credeteci pure Yuna, non sembra esservi modo di uscire..." Il mio tono di voce perfettamente calmo, una sorta di ghigno vagamente malsano ma indispettito permane sul mio volto. Mi sposto, contro il muro e rimango in piedi con le spalle appoggiate a questo e le braccia conserte. L'ennesima prova dell'isola. Beh, in fondo poteva andarci peggio. Rimango ad osservar la mia compagna di sventura, e penso ragionevolmente che se non abbiamo i poteri sia per darci un chiaro avviso che non è contemplata alcuna violenza nei confronti della creatura che divide con noi questo fastidio della reclusione. Le punto comunque gli occhi addosso, incuriosito dalla sua reazione. Dal canto mio, sono assolutamente tranquillo.
"Non ci resta che attendere...."

Yuna

Attendere, certo. Attendere quanto? Un ora, un giorno, una settimana … il mio pensiero va subito a Logan come giusto che sia. E’ stato anche lui rinchiuso con qualcuno o questa specie di prova è toccata solo a me e Lucas? Mi vengono i brividi per un attimo al pensiero che possa esser finito in una stanza con Xavier o peggio ancora con Belial.. ed il ‘bello’ di tutto ciò è che se dovessero anche solo sfiorarsi io patirei con loro e per giunta anche doppiamente. Porto una mano alla testa e accarezzo la fronte come se servisse a scacciar via i brutti pensieri.
“Attendere..” – ripeto a mia volta sollevando lo sguardo alla ricerca del suo.. – “o impazzire. Non abbiamo molta scelta.” – mi metto in punta di piedi per guardare fuori da quella piccola finestrella creata giusto per permetterci di respirare e noto che cielo e mare si fondono insieme senza lasciare spazio ad altro. Non siamo al fiume dunque.. ed ovviamente appartenendo a due parti diverse, nemmeno al castello.
Grandioso.

Lucas

Attendere o impazzire, eccezionale davvero... Peccato che la seconda ipotesi non sfiori minimamente il mio pensiro ne le mie prospettive in proposito.
"Impazzire Yuna? Cosa vi porta a un così triste pensiero?" Rimango comunque immobile con la schiena appoggiata al muro freddo e umido. Cerco di pensare in maniera razionale ad una soluzione. Mi chiedo se effettivamente anche Yuna ha perso tutti i suoi poteri, o se in fondo non abbiam perso altro che la nostra natura.
"Pensate davvero che la mia compagnia forzata vi possa indurre alla pazzia? In fondo....so bene che avete passato di peggio...o di meglio, dipende dai punti di vista."
Torno a guardarla negli occhi, assolutamente poco interessato alla sua risposta, e, al contrario, estremamente incuriosito e stranito dall'essere in grado di sostenere lo sguardo di una Veela senza perder alcuna delle mie facoltà.
La mia espressione rimane la medesima. Divertita, e vagamente amareggiata.

Yuna

Mi viene da ridere a sentir quelle parole – “Veramente parlavo del dover stare qua dentro lontano dal mio compagno, Lucas. Ho frequentato persone molto più fredde e indifferenti di voi e grazie al Cielo non sono mai impazzita” – mi rigiro sempre verso la finestra e respiro a pieni polmoni quell’aria fresca mischiata all’odore della salsedine che rilascia il mare, poi, d’improvviso, una forte fitta alla spalla mi costringe a rimettermi composta ed allungarvi una mano.
La sento umida e naturalmente intuisco subito che sta sanguinando, vorrei mettermi ad urlare ma mi limito a chiedermi cosa accidenti stia facendo Belial, sperando con tutta me stessa che non sia un richiamo a lui, perché se così fosse, vista la situazione in cui mi trovo, sarebbe molto, molto scomodo.

Lucas

Nuovamente le parole della Veela passano in secondo piano, lasciando spazio a ben altro avvenimento che cattura la mia attenzione. La osservo come, in una frazione di secondo, porta la mano a sfiorar la spalla, dove immediatamente il tessuto chiaro dell'abito che indossa si tinge appena della tinta vermiglia del sangue. Avvenimento assolutamente ingiustificato visto che nulla in quel momento avrebbe potuto in qualche modo spiegare una ferita apertasi senza alcuna ragione, senza che nulla sfiorasse la sua pelle.
Piego la testa incuriosito da quest'evento, poi senza chiederle alcun permesso, tolgo la sua mano e osservo la spalla, spostando appena il lembo del vestito.
"Interessante..." non dico altro. Esisto da abbastanza tempo da conoscere le conseguenze di taluni avvenimenti.
Rimango ad osservare Yuna con espressione vagamente compiaciuta, e non di meno inquietante.

Yuna

Faccio una smorfia mentre la cicatrice, che in realtà mai è diventata tale e mai lo diventerà, continua a sanguinare impregnando la spallina che sono costretta ad abbassare poiché mi procura ancor più fastidio. Respiro profondamente e chiudo gli occhi cercando di non concentrare la mente sul dolore, penso che se Belial la smettesse di andare in giro per il Castello a sbatter le ginocchia ovunque, questo non succederebbe.. e immaginandolo mentre impreca contro lo spigolo di qualche mobile, mi rilasso appena.
Capisco subito che una persona come Lucas, prettamente infernale e con abbastanza esperienza alle spalle, abbia afferrato al volo il significato di una ferita che sanguina improvvisamente e senza un apparente motivo.
“Già..” – passo istintivamente una mano sulla fronte sporcandola appena di quel rosso vivo, caratteristico del sangue fresco, nuovo.. e ringrazio il cielo di non essere finita in una stanza con un vampiro.
Tutto sommato, mi è andata bene.
Forse.

Lucas

Mi appoggio con le spalle al muro accanto a lei e sollevo le sopracciglia, osservando quella ferita perenne che le deturpa la pelle delicata.
"Un ricordino davvero interessante Yuna, chi ha avuto....l'onore?" mi ritrovo a far domande di cui conosco già la risposta per la sola necessità di far una conversazione che, se non fossimo rinchiusi tra queste quattro umide mura privati di ogni tipo di potere, eviterei volentieri.
Rimango dunque ad osservarla accendendo una sigaretta senza pormi l'inutile problema di crear disturbo alla mia temporanea coinquilina e compagna di questa alienante prova.

Yuna

“Vi interessa davvero saperlo, Lucas? – strappo un pezzetto di lembo della gonna per asciugare la ferita ed evitare che la stanza, già abbastanza chiusa, non si riempia di quell’odore caratteristico, quasi nauseante che rappresenta il sangue – “Non siete tenuto a parlarmi per forza” – mi volto a guardarlo per un istante.. non so come un uomo possa mostrarsi così indifferente verso il mondo, ed essere così ostile nei confronti di chi nemmeno conosce.. ancora ricordo quando io e Lilith siamo cadute dalla scogliera.. o quando Charon mi ha assalita e lui è rimasto lì.. a guardare come se sotto il vampiro ci fosse nient’altro che un cumulo di pietre.
Per quel che mi riguarda può anche tacere per tutto il tempo, dal momento che, a quanto pare, proviamo l’uno per l’altra esattamente la stessa cosa.
Tossisco. Odio il fumo, mi ha sempre dato un immenso fastidio. Ma immagino che l’unica mia alternativa al sopportare sia smettere di respirare.

Lucas

Non posso che ridere a quell'affermazione, assolutamente conscio della pessima ma realistica impressione che devo aver dato alla giovane veela in occasione dei nostri passati incontri. Ma sinceramente, non vedo motivo per cui preoccuparmi di una creatura che non ha alcun legame con me, insomma, perché perder tempo inutilmente.
Mi sposto appena davanti a lei, appena infastidito dalla mancanza del mio potere, ma, se non altro, posso star certo che anche la mia attuale compagna di disavventura è stata colpita dalla stessa sventura.
"Vedete Yuna, mi incuriosisce alquanto questa....faccenda...." alzo le spalle indifferentemente a dimostrare l'esatto contrario delle mie parole. "Insomma...siete pur sempre una creatura di Point of Good... perché legare la vostra persona ad un demone...non mi sembra affatto una scelta coerente...". Mento sapendo di mentire, ma se proprio son costretto a dividere con lei queste ore, almeno troviamo interessanti argomenti di discussione...

Yuna

E va bene.. anche se non credo a mezza parola della prima parte della sua frase cerco comunque di instaurare quel minimo di dialogo che poi alla fine tanto male non fa. Essendo il compagno di Lilith, una gran donna e soprattutto una persona lodevole, questo demone qualcosa di speciale deve pur averla.. oltre allo strato di invisibile ghiaccio di cui si circonda.
Dunque sospiro profondamente – “Sono stata due settimane a Point of Evil.. ma immagino che lo sappiate benissimo” – lo guardo per un istante e poi mi perdo a fissare un punto nel buio.. ricordando quei momenti, i momenti di quel patto creato inconsciamente dalla parte di me stessa che ho sempre cercato di soffocare fin dal mio arrivo a Return – “E.. non so è stato come se fossi ritornata ciò che ero prima..” – aggrotto la fronte mentre parlo – “.. è stato come avere una doppia personalità e non potermi ribellare alle scelte della parte di me che tende al male.” – ed è la pura e semplice verità, ad oggi non farei ne ripeterei mai niente di simile anche se il tempo trascorso nel Castello di Point of Evil mi è servito a capire quanta forza di volontà e coraggio mi serviranno per vincere contro ciò per cui sono nata – “Se potessi.. credo che mi libererei di questo fardello all’istante..” – queste ultime parole sono più una confessione a me stessa che una confidenza al Demone d’ombra che mi ascolta – a patto che lo faccia – in silenzio.

Lucas

Roteo gli occhi, lo sapevo prima ancora che cominciasse a parlare. Le piccole confidenze di Delilah sono come sempre ben presenti nella mia testa. Mi sembra di risentire le stesse parole che più di una volta Xavier ha sussurrato alla sua giovane moglie e che per proprietà transitiva sono arrivate a me in un soffio.
"Ve ne liberereste davvero Yuna? Ne siete proprio certa?" non conosco molto di quello che possa esser l'animo di una Veela, ma mi basta saperla donna per intendere che dentro di lei, dietro quella facciata di belle parole e finto pentimento, non saprebbe rinunciare ad un legame, per quanto esso deleterio sia per la sua persona.
"Perchè non lo chiedete direttamente al demone con cui avete stipulato il patto Yuna" -come sempre mi tengo lontano da ogni riferimento preciso, non amo mostrare troppo di conoscere gli affari altrui- "sono certo che conosce la maniera di rompere questo patto che a quanto pare vi portate addosso come un peso più che un vantaggio....".
Devo essere sincero? Non ho idea di quali siano i modi di liberarsi di queste scocciature, ma se son riuscito io a liberarmi, pur pagandolo a caro prezzo, del legame con Lucifero, son certo che questa bazzecola è facilmente risolvibile...

Yuna

“Se fossi *sola* probabilmente no.. non me ne libererei semplicemente perché non ne avrei motivo.. essere legata a due angeli.. sapere di essere al sicuro dal momento che non mi lascerebbero mai morire mettendo a rischio la loro stessa vita..” – lascio cadere la frase da se.. forse pecco appena di egoismo a pensare una cosa simile.. eppure ancora una volta è semplice realtà quella che affermo. Ma non sono sola, amo Logan.. la mia luce, l’unica persona in grado di tenermi coi piedi saldi a terra, il mio primo punto di riferimento. Ed ogni giorno rimpiango di aver stipulato quel patto credendo che lui mi avesse abbandonata mentre in realtà combatteva per ritornare da me.
Mi siedo per terra, stanca forse più di questo discorso affrontato ormai con più di qualche persona, che altro. Rivolgo ora la mia attenzione verso il demone rispondendo alla sua seconda domanda – “Non lo farebbe mai..” – abbasso le palpebre per un istante – “.. per un innumerevole quantità di motivi”.

Lucas

Rimango in piedi ancora per qualche secondo, poi più che altro per fastidio che per educazione, mi siedo a terra portandomi alla sua stessa altezza.
"Siete dunque condannata...." e mi viene da ridere a quelle parole così vicine a quella che credevo esser la mia condizione.
"Non ditemi che una donna si rassegna a questa realtà Yuna...non fate ulteriormente cadere la stima che ho di voi suvvia..." roteo gli occhi, chissà che quel minimo di orgoglio di donna non si risvegli e movimenti un po' questa serata.
"In fondo Yuna....volere è potere sapete?"

Yuna

Mi lascio andare ad una, seppur breve, risata – “Oh Lucas, dal momento che sappiamo entrambi che una volta fuori di qui, con la più ottima delle probabilità ci riparleremo tra due mesi... non credo di dovermi preoccupare della vostra stima nei miei confronti.” – faccio una piccola pausa – “… comunque! Non è rassegnarsi.. è semplicemente assumersi la responsabilità delle proprie azioni .. se ci fosse un modo per scioglierlo che non implicherebbe avere il suo consenso …” – alzo le spalle – “ …. Non si tratta di potere.. si tratta di sopravvivenza.. comodità.. e Belial non rinuncerà mai ad una delle poche creature in grado di uccidergli tutti i nemici solo versando qualche lacrima. E questo io sono arrivata a capirlo in pochi giorni.. ergo lo sapete benissimo anche voi.”
Mi fermo a pensare alla sera del mio incontro con l’Oscuro.. e mi chiedo francamente per quale motivo NON gli ho chiesto quale era il contraccolpo da ricevere per sciogliere il patto.. chissà.. magari il nostro Angelo decaduto lo sa davvero.. sorrido di un sorriso appena velato di furbizia.. Lucas se voi sapeste.. mi avete dato una davvero grande idea …

Lucas

Mi rialzo in piedi, leggendo nello sguardo della giovane Veela intenzioni che non pensavo avrei notato mutare in un così breve scambio di opinioni.
"Lasciate che vi dia un indizio mia giovane amica..." E mi vien da ridere alle mie stesse parole consapevole che difficilmente le mie parole potrebbero risultare affidabili... "Esiston persone che sono state in grado di romper patti con entità ben più pericolose del nostro buon Belial..." E non posso fare a meno di ripensare a quando la giovane Dulcinea venne colpita dal fastidioso sigillo dell'erinni. "Sono certo Yuna...che se ci pensate bene troverete...la chiave per liberar la vostra vita da questa seccatura...".
Nessun patto è eterno giovane Veela. Se son riuscito io stesso a liberarmi del legame con colui che mi creò secoli fa...non vedo motivo per cui per voi non dovrebbe essere lo stesso.
In fondo...sempre di angeli caduti stiamo parlando....

Yuna

Mi rialzo in piedi anche io, con in mente un nuovo obbiettivo che so bene sarà complicato da raggiungere. Sorrido a quelle parole che dette da una persona come Lucas, da una creatura con la quale prima di questa particolare notte non ho mai avuto niente a che fare, mi lasciano sia sorpresa sia carica di nuovi propositi riguardo i patti. Nonostante io sia fondamentalmente certa di non potermi fidare al cento per cento del suo consiglio, mi sento comunque in dovere di ringraziarlo, perché pur non sapendolo ha riaperto in me quella speranza che ormai avevo seppellito in fondo al cuore.
“Vi ringrazio” – chino la testa annuendo e quando la risollevo noto che ora il buio intorno a me è quello della mia stanza, della nostra stanza.
Mi chiedo se questa bizzarra prova è capitata anche a te mentre mi stendo al tuo fianco e finalmente, dopo tanto, mi addormento con una nuova luce nell’anima.

Yuna
Lucas


 
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