TERZA PROVA SETTIMANALE

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Roxyna3
view post Posted on 30/4/2009, 18:01 by: Roxyna3




Charon
Aprire gl’occhi ed essere costretto a sbattere le palpebre per inumidirli. Una mano alle tempie, un leggero mal di testa. Sintomi del sonno, e io non dormo. E soprattutto, non sono dove dovevo essere, nella mia stanza. Un profumo dolce e delicato, già sentito, e misto a sangue mi arriva alle narici. Giro il viso e incontro solo il pavimento freddo. Buio, non difficile ambientarsi all’oscurità per un vampiro, ma per un uomo appena svegliato si.
Mi alzo e il dolce profumo si fa più forte, accompagnato da un sommesso lamento, evidentemente non sono l’unico a ritrovarsi spaesato in quella che sembra una stanza.
Una lanterna, incassata nel muro, illumina fiocamente un paio di ali che sicuramente all’esterno brillerebbero, come la brina svegliata ai primi raggi del sole. L’odore dolce e fresco di una fata della neve ora mi fa sorridere, malsano. Appoggio la schiena contro il muro e attendo che si svegli.

Arlinn
Nel sonno allungo la manina cercando Evren,ma l'unica cosa che sento è della pietra fredda. Istintivamente apro subito gli occhi,non vorrei averlo ricoperto nuovamente col mio scudo di ghiaccio..ma l'unica cosa che i miei occhietti vedono è buio,tanto buio. Lui non è qui,ed io non son nella grotta.
Cerco di metter a fuoco la stanza,appena sveglia la vista non è delle migliori e l'unica cosa che scorgo in lontananza è una piccola lanterna. Non illumina un granchè e non mi è di molto aiuto. Non riesco a capire dove io mi trovi e come sia arrivata fin qui,così dopo esser restata un po' ad ascoltare i rumori di quella stanzetta,mi dirigo verso la piccola lanterna e guardandomi intorno domando ad alta voce: C'è qualcuno?
Non so perchè ma mi si gela il sangue,e questo per una fata della neve è alquanto strano..Resto in silenzio attendendo una risposta,sempre che questa arrivi.

Charon
La sua voce ha confermato ogni singolo dubbio, Arlinn; l’ingenua fatina della neve che proprio pochi giorni fa avevo rincontrato al fiume, casualmente proprio quando era ferita.
Un’altra annusata, e il primo odore che mi era saltato al naso ora mi rassicura anche su questa seconda affermazione: è ancora ferita e molto più di quando io l’avevo puntata come possibile preda. Sorrido e mi lascio scivolare lungo la pareti, sedendomi a terra. “Ben svegliata, Arlinn…”
La solita voce suadente del vampiro, mi tengo all’ombra della lanterna, gl’occhi scuri non si possono vedere.

Arlinn
Ecco la risposta che attendevo,ma arrivata a questo punto forse sarebbe stato meglio esser da sola in quella stanza. Mi porto con le spalle al muro,e una mano si porta alla gola. Quella voce la riconoscerei tra mille in questo momento,è Charon,il vampiro che pochi giorni prima aveva tentato di mordermi..o forse è più esatto dire uccidermi. “Charon? Anche tu qui?”
Provo a creare uno dei miei scudi,ma a quanto pare in questo luogo la magia non funziona,prendo un gran respiro e cerco di calmarmi.

Charon
Non sento la sua mente, evidentemente qui i poteri non funzionano, poco male, non ne ho bisogno per fare quello che mi pare di una spaurita fatina.
Buon odore la paura, allettante e piacevole. Prendo una sigaretta dal taschino e la accendo allungandomi fino alla lanterna, così alla luce potrà anche vedermi. Solo per un attimo, vampiri e luce o fuoco non sono un binomio eccezionale. “Già, anche se il *qui* al momento non saprei definirlo…” Faccio un tiro gustandomi il sapore del fumo, da poco scoperto. “Sei ferita…” constatazione. Eccitante constatazione.

Arlinn
Sarà che i vampiri incutono già un certo timore,sarà che la luce di questa lanterna non è il massimo,ma Charon illuminato, o poco illuminato, fa ancora più paura. O forse son solo io che mi preoccupo per nulla,d'altronde mi trovo..no ci troviamo..in un luogo diverso.
A quanto pare neppure lui sa dove siamo,è una magra consolazione,almeno so che non è stato lui a portarmi qui mentre dormivo. Mi guardo la mano e tasto il collo,le ferite cavoli.. abbozzo appena un sorriso. “Ehmm si.. ma non era una domanda vero?” ovvio che quella non era una domanda,era una constatazione.
Quel fumo mi fa tossire,puzza.. “devi per forza fumare quella roba puzzolente?”

Charon
“Non per forza, ma è piacevole.. Sai, l’ho scoperto sull’isola” ho come l’impressione che in questo posto ci rimarremo per un po’, tanto vale iniziare una discussione. Magari prima del pasto.
La guardo, continua a tenersi la mano sulla ferita del collo. Sorrido e faccio un altro tiro. “Arlinn, raccontami qualcosa di te, di PoG…”
Non lo bene perché glielo chiedo, non mi interessa molto quella parte dell’isola, ma c’è tempo prima di invitarla a cena.

Arlinn
“Raccontarti qualcosa di me? Strano..avrei giurato che fossi li li per saltarmi addosso e mangiarmi...ma forse mi sbagliavo” sorrido,ecco son sempre la solita che si preoccupa per nulla. Cosa vuoi che facciamo? Ma due chiacchiere ovvio. “ Beh ci son tante cose che potrei dirti.. come ad esempio,che forse sento le farfalle nello stomaco” scoppio a ridere..perchè gli racconto delle farfalle nello stomaco? Cosa vuoi che gliene importi.. “Ma piuttosto, mi chiedevo come fosse andata a finire l'altro giorno..quando Dulcinea e Psiche t'hanno fermato..spero che tu non le abbia ferite” lo guardo male,come se questo bastasse ad ammonirlo.

Charon
Un tonfo al petto, come se mi avesse preso a pugni. Una semplice frase buttata li per curiosità mi ha colpito come una sberla. “Più o meno…” guarda se mi devo sfogare con una fatina.
“Farfalle nello stomaco eh… Stai diventando grande fatina” sorriso stranamente, sembra così ingenua e tocca dei discorsi invece alquanto interessanti.

Arlinn
“Cosa vuol dire più o meno? Stanno bene?” mi avvicino a lui,inginocchiandomi quasi di front e guardandolo negli occhi,o almeno ci provo con tutto quel buio.
Mi gratto la testolina con la mano non fasciata,il fatto che io gli sia vicina con le mie ferite in questo momento non mi interessa proprio.
Muovo appena le aluccie “ Sentire le farfalle nello stomaco significa che sto diventando grande?” inclino la testolina,di queste cose ancora non ci capisco nulla,magari lui saprà chiarirmi qualche idea.

Charon
“Più o meno si, stanno bene” di certo non mi dilungo in questi discorsi con lei, non sono affari suoi e sto già abbastanza male per conto mio.
"Comunque si, le cosidette farfalle nello stomaco significano che stai diventando grande, ma non vedo perchè dovrei spiegartele io certe cose".
La vicinanza al suo sangue ora è a dir poco eccitante, fatico a trattenermi.

Arlinn

"oh è vero che voi creature di POE siete di poche parole" continuo a fissarlo,ora che siamo vicini lo vedo anche meglio.
"Lo so che non son affari miei..ma se tu e Psiche state assieme..insomma.. teoricamente non avresti dovuto farle nulla,dovresti proteggerla e non farla stare più o meno bene" ora mi morde..lo sento..non son affari miei.

Charon
Che voglia di farla tacere, finere di torturarle il collo già provato, la bene nasconde male l'odore del sangue. Invece, mi sforzo di respirare, forse siamo qui per qualche prova e se uccido potrei rischiare qualcosa.
"ragazzina.." a occhio e croce è giovane, molto givane, e non solo nell'aspetto " tu non hai la minima idea di cosa voglia dire amare una persona e la contempo essere attirati dal suo sangue, mio unico nutrimento" sbuffo, è incredibile come questo discorso mi sembri sempre stupido. Certi sentimenti dovrebbero essere più forti della sete.

Arlinn
"no direi proprio di no" scuoto la testa,un pò mi spiace per lui,non dev'esser facile questa situazione.
"però..anche la persona con cui..ehmm. sto io, da quanto ho capito è attratta dal mio odore..però non si azzarderebbe mai a farmi del male" gli sorrido speranzosa. "Forse dovresti impegnarti di più e trasformare quei brutti pensieri in qualcosa di positivo..prova a concentrarti su qualcosa quando ti vengono,come se t'aggrappassi ad uno scoglio insomma!"

Charon
Scoppio letteralmente a ridere, insomma, una fatina deve venire a farmi la predica e darmi consigli?
"Quanto sei ingenua, Arlinn" respiro ancora il suo profumo, ormai mi sto quasi abituando "Non è così facile quanto a dirlo, non puoi nemmeno lontanamente capire cosa vuol dire.." Al solito, che sia una fatina o chissà chi, quando si parla di cose personali tendo a chiudermi e a non espormi più di tanto.

Arlinn
Mi imbroncio appena,ogni volta che parlo qualcuno scoppia a ridermi in faccia. Sbuffo.
"Sarò ingenua e non capirò tante cose,questo è vero..ma..se tu la ami devi riuscirci" gli poggio una manina sulla sua,sguardo fiducioso " sarà una cavolata per voi ma.. se c'è l'amore ogni cosa è possibile" muovo le aluccie,forse le farfalle nello stomaco mi stanno facendo crescere sul serio.

Charon
"E tu che ne sai, ti sento così sicura di quello che dici..." la guardo dritta negl'occhi, è veramente convinta, anche se sembra ancora così sprovveduta. Accetto il suo contatto, o è molto coraggiosa, o è molto sciocca.

Arlinn
"Oh ma perchè ci credo e ho tanta fiducia nelle cose e nelle persone" prendo la sua manina tra le mie e gliela stringo forte "devi convincertene pure tu,sennò non funziona"

Charon
"a dare troppa fiducia alle persone alle volte non è cosa buona, si rischia solo di rimanere ancora più scottati, poi..." Sospiro e accetto quella stretta di mano, ho anche ritirato i canini. "ah fatina, fatina, fatina.. Proverò incredibilmente ad ascoltarti"

Arlinn
"bravo vampiro..vedrai che non te ne pentirai!" mi sporgo a dargli un bacino sulla guancia, son felice di essergli stata un minimo utile. Mi guardo intorno..sbatto gli occhietti e quando li riapro son nuovamente nella mia grotta accanto ad Evren..il mio drago..

Charon
Un bacino da una fatina, non so se ridere o meno. non ho nemmeno il tempo di salutarla, e forse dirle "grazie" che mi ritrovo di nuovo nella mia stanza, accanto alla donna che amo.
 
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11 replies since 8/4/2009, 01:49   849 views
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