The BeBe » Sim |
|
| Parte 6.
I giorni passavo tranquilli, e Adele diventava sempre più brava. Intanto Jane passava il suo tempo insieme alla signora Fairfax, che pur non essendo molto colta, le offriva conversazioni spontanee e leggere.
Signora Fairfax: Vede che bel panorama dalla tenuta? Rimasero a chiacchierare sul terrazzo tutto il giorno. Quando venne l'ora di cena, Jane scese appena prima della signora Fairfax... E sentì una cosa che la spaventò moltissimo.
Era una risata. Fredda, maligna, demoniaca.
Jane chiese subito spiegazione alla signora Fairfax...
S. Fairfax: Oh, non vi preoccupate signorina Jane, è solo Grace Pool, la cucitrice, a volte alza un po' il gomito...
Grace Pool. la misteriosa domestica che guadagnava il triplo delle altre, che rimaneva sempre nella sua torre al terzo piano, senza mai degnarsi di scendere...
L'incidente fu presto superato da Jane che tornò ai suoi doveri.
Una sera, mentre leggeva con Adele in libreria
qualcuno entrò nella tenuta
e si accomodò sul divano del salotto...
Era tornato il signor Rochester!
S. Fairfax: Bentornato signore! Avete viaggiato bene? Desiderate cenare? Rochester: No, preferisco andare a letto. Domani desidero non essere disturbato tutto il giorno, ho degli affare da sbrigare. S. Fairfax: va benissimo signore, buona notte.
Jane e Adele non furono avvisate del ritorno del padrone di casa fino alla sera, quando lui chiese di vedere la piccola accompagnata dalla tutrice.
Adele: Bentornato Monsieur Rochestèr! Avete portato un regalo? Rochester: Certo, viziata figlia di Parigi, gioca insieme alla bambinaia con la tua casa delle bambole che ti ho portato.
Dopo le presentazioni, per un po' Jane e Rochester rimasero in silenzio. Lui sembrava immerso nei suoi pensieri.
Lei lo guardava con interesse; lui se ne accorse presto. R: Mi esamina, signorina Jane. Mi trova bello? J: No, signore.
R: Ah! Lei ha qualcosa di originale. Ha l'aria di una santerella, ma se le viene posta una domanda risponde in maniera brusca. J: Signore, sono stata troppo schietta. Mi scusi. Avrei dovuto dire che la bellezza non ha grande importanza. R: Visto che le fa da istitutrice, non potrebbe insegnarlo anche a quella figlia di Parigi, Adele? Vive per le apparenze e per i regali... J: Non dovrebbe deriderla. Perchè la chiama così, non è forse sua figlia? R: No, non la è; forse un giorno le narrerò la sua storia.
Le sere successive spesso Jane e Adele furono convocate nel salotto col signor Rochester. A volte egli stava zitto per molto tempo, a volte era più allegro ed era un buon ospite, soprattutto per Jane che imparava a conoscerlo.
Una notte... Qualche giorno dopo...
Jane dormiva scossa dagli incubi, e qualcosa la svegliò... Una risata. la stessa che aveva udito settimane prima. Sentì un rumore fuori dalla porta: che Grace Pool fosse scesa e stesse combinando qualcosa?
La giovane scese dal letto e si avvicinò alla porta da cui provenivano dei rumori... E non solo...
Il letto del signor Rochester, ove egli riposava
andava a fuoco.
TO BE CONTINUED...
|
| |