| Qualche sera fa..
Chandra [Buffo, talvolta, assistere a qualcosa anche quando non lo vuoi. E' buffo perchè non hai controllo su questo, e quelle immagini ti penetrano nella testa dandoti l'assillo. Sapeva che tornare a Point of Good non sarebbe stato facile ma..così lo è anche di più. La figura che è seduta sulla balaustra della balconata è troppo piccina per esser comparata a un adulto. Avvolta in un mantello scuro, questo le mette in ombra il viso, lasciando a stento intravedere l'abito grazioso, in chiffon, e le scarpette di vernice bianca, come quelle delle bambole di porcellana. Avrebbe potuto sembrarlo anche lei, un tempo. Adesso la cosa non è che le importi granchè, a che le occorre, in fondo? Sbatte le ciglia, tornando alla realtà che la circonda, alla solitudine della balconata, a quella notte oscura dominata dalla Luna Nera, per sè solitamente simbolo di una sofferenza atroce. Ormai, quella, non si limita alle notti di Luna Nera, però. Ormai..si è rassegnata, non vi è altro termine per definire l'inezia con cui si trascina, giorno dopo giorno. O.. notte dopo notte. Non sa come mai non riesca a torar viva. Forse..è un segno, l'ennesimo. L'ennesimo auspicio di morte. Le dita piccine grattano il tessuto dal ventre, massaggiandolo un secondo dopo per porre termine a una fitta. La fame..quale tormento. Si pizzica la lingua coi canini che le dolgono per la voglia di esser affondati nella carne di qualcuno, in cerca del nettare necessario al proprio nutrimento. Ma..ora è di nuovo a Point of Good. Il rimorso, il senso di colpa, abbattono il riuscire a concedersi qualcosa del genere, lo sente sbagliato. Quanto fa male osteggiarlo. Una volta di più..maledice la propria natura, il proprio esser nata. Nemmeno si ravvede che, alle proprie spalle, colui che è stato fulcro della visione di poco prima sta risalendo le scale e, a breve, sarà di passaggio proprio lì]
Dante [Quando avviene una discussione animata tra due persone che tengono molto l'uno all'altra, è inevitabile restarne scossi anche se.. Si è pienamente convinti di aver ragione. In fin dei conti cosa te ne fai della ragione, quando hai perso qualcuno di importante?Se si trattasse solo di qualcuno, poi.. Forse sarebbe più facile. Ma non è così quando tutto si sgretola, e cominci pian piano a perdere tutto ciò che componeva la tua esistenza fino a poco prima. Questi pensieri assillano il mezzo demone, che ancora si tormenta per tutto ciò che è accaduto. Inevitabile pensare a Blanche, a Leah, ed arrivare alla conclusione che in fin dei conti è lui il responsabile. Ma non è soltanto per quella vicenda.. Che prova un forte senso di colpa. Le parole di Leah gli hanno fatto comprendere che ciò che sta accadendo a lei ha colpito tutti i vampiri dell'isola.. Anche coloro che lo sono per metà. Il pensiero rivolto alla piccola Chandra è stato immediato. Come se non ne avesse già passate abbastanza, del resto. Era da lei che Dante voleva iniziare a rimediare ai propri errori, ma fin'ora non è stato possibile.In fondo non può biasimarla.. Comprende il suo rancore, lo merita. Ma deve comunque tentare.. Perchè se l'abbandoneranno anche stavolta.. Tutto sarà finito. Per questo motivo la cerca per tutto il castello. Certo, voleva evitare di incontrare nuovamente Leah ma.. Fortunatamente, ed è strano nominare la fortuna, con lui, pare che abbia deciso di non rientrare più, dopo che se n'è andata. Sarà da Armand?No, non vuole neanche pensarci. Ha altre cose di cui occuparsi, adesso. Salendo le scale, nota quella piccola figura che gli dà le spalle, seduta sulla balaustra della balconata. Difficile che si tratti di un adulto, e a Pog.. Non si trovano altri bambini soli. Facile ipotizzare che sia proprio lei] Chandra.. [Sussurra, avvicinandosi.Non sa ancora come la piccola reagirà alla sua presenza, stavolta. Ma deve comunque tentare, in ogni modo.]
Chandra [Ferma la mano ad altezza dello stomaco, e tempo di realizzare che i propri pensieri l'hanno estraniata a tal punto da aver ignorato l'approssimarsi di un battito di cuore, e un profumo anche più allettante. Solleva quella stessa mano al cappuccio, per adombrare anche meglio il volto. Non vuole esser guardata, e che ironia pensarlo. Proprio lei, tanto vanesia da amare coccolarsi e curarsi all'estremo, ora preferisce restare nascosta da tutti, anche da sè stessa probabilmente. Nasconde le ferite al viso, e sul corpo, ancora non sanate. Il segno di quel volersi lasciare morire che la spinse, letteralmente, nella tana dei lupi, pur sapendo cosa sarebbe avvenuto. La rigenerazione vampirica è più lenta in caso di ferite provocate dall'argento, o dai lupi, nemesi della razza vampirica da tempi immemori. Figurarsi quando..la tua testa ti suggerisce che, no, non devi nutrirti, perchè è sbagliato. Perchè è inutile. Non risponde, si fa solo più piccola, conscia di non poter negare di esser chi è stato evocato da quel nome. Conscia che Dante non se ne andrà stavolta, con una consapevolezza che tradisce i sensi materiali. Non gli risponde, per il momento. Spera solo che il suo farlo dissuada il mezzo demone dall'avvicinarsi ulteriormente, lasciandola in solitudine. Eppure una parte di sè è lo sa bene, ancora una volta se lo ripete, che..non lo farà. E' Dante, e la sua testardaggine la rammenta, ne ha avuto prova anche pochi istanti fa, in cui uno scorcio di passato le ha mostrato la sua lite con Leah]
Dante [L'osserva nascondersi ancora di più nel cappuccio, e questo gli fa stringere il cuore. La stessa bambina che curava così tanto il proprio aspetto ora lo cela agli occhi del mondo, perfino agli occhi di chi vorrebbe aiutarla. Ma questo non basterà ad allontanare il mezzo demone. Nè questo, nè il suo silenzio, perchè non esiste muro tanto grande che egli non decida di abbattere, se ciò che si trova aldilà di esso è importante. Così è la piccola Chandra, ed è per questo motivo che non si scoraggia neanche quando gli nega la risposta, e al contrario, sembra farsi ancora più piccola, come se potesse nascondersi. Fa un respiro profondo, prima di richiamarla nuovamente, stavolta proseguendo] Chandra.. Ho bisogno di parlarti. E.. Ti prego, stavolta lascia che lo faccia. [Fa una piccola pausa prima di proseguire, in cui avanza di qualche altro passo verso di lei. Non ha paura, anche se è cosciente che potrebbe ricapitare lo stesso incidente capitato con Leah. E' un rischio che deve correre, senz'altro. Poi se anche lei arriverà ad odiarlo del tutto.. Lo capisce. Ma non può far sì che questo accada senza cercare di sistemare le cose] So che.. Ti sta succedendo qualcosa. Sta accadendo.. A tutti coloro che hanno sangue vampirico in corpo e.. Perfino a.. Leah.. [Abbassa lo sguardo nel pronunciare il suo nome, mentre il tono si fa più amareggiato, ma poi torna a guardarla, più deciso] E so che.. Non puoi affrontare questo.. Da sola. Non puoi.. E non posso permettertelo io. Voglio aiutarti.. Anche se non è quello che vuoi. Non intendo lasciarti sola, Chandra.. Non stavolta. [Non sono solo belle parole le sue.. Ci crede fermamente in ciò che dice. Leah è andata dritta da Armand.. Se Chandra volesse tornare da Lilith, o cercasse anche lei qualche altro vampiro?No, non può permetterlo. Anche a costo di farsi molto male.]
Chandra [Bisogno di parlarle? E da quando un simile evento? Ironicamente viene da valutarlo. Ma da quando è tornata, per quanto sia stato doloroso il farlo, la sua mente sta gradualmente riuscendo a scorgere gli eventi che l'hanno coinvolta con un pò più di..lucidità. Certo se non si valuta..che adesso aggrapparsi a quella è restare sospesi su un filo, l'ennesimo. E chi afferma di volerla aiutare, bhè, è tutto da vedersi perchè ha paura di come potrebbe essere interpretato..il volerla aiutare. Sa come la vorrebbe interpretata, sa che quell'interpretazione è dovuta alla fame che l'attanaglia. Ma non riesce..a farne a meno, di quel pensiero] Io vi odio..[esordisce la bambina, tenendo gli occhi bassi, nascosti grazie al cappuccio che riesce a nasconderle quel colore verde-dorato, reso cupo proprio per l'assenza di nutrimento] ..odio che non riuscite...ad andare d'accordo. Siete..due testoni, sapete? sia te che Leah. [scrolla le spalle, sminuendo l'importanza delle parole di Dante. Disillusa, convinta certamente che se non è riuscita in un anno a trovare quanto voleva, allora aveva ragione quel ragazzo dai capelli bianchi. Deve solo aspettare che venga a prenderla, con il suo papà] ..sono comunque da sola, zio Dante. Non dipende da voi. Ormai...è chiaro che è..semplicemente così. E' inutile che resti qui, dovresti andartene da questa balconata. Dovresti..cercarla, perchè lo sai quanto è testona, lo sai che per quanto ti dica di andartene e che non ti vuole nella sua vita, lei sta male...tutti e due state male. E' così facile sbagliare Dante..quando ci si sente soli, quando si avverte che non hai più niente che ti lega a quanto consideravi importante..Non biasimarla se, per quanto sbagliato, lei ha cercato chi potesse farla sentire felice, in pace con sè stessa. Se credi che quella felicità sia sbagliata per lei, combatti per farglielo comprendere..non..permetterti di lasciarla andare..sapendo che questo l'allontanerà per sempre. Chi ti dice che sia solo io..che non posso affrontare tutto questo da sola? Io..posso farcela. Sono stata sola così a lungo. Sei sconvolto..per quanto è accaduto, e lo posso comprendere. Ma zio..stai finendo in un baratro, e forse solo lei è riuscita veramente a vederlo. Ha sbagliato, e continuerà a sbagliare..è umana. Proprio come chi vuoi proteggere. Non sfogare su di me il tuo senso di impotenza, credendo che riuscirai a compiere con me quanto senti che ti sfugge dalle mani. Non è..molto carino nei miei confronti quando il tuo posto non è qui. Ma da loro. Ogni momento che tu passi a cercare di convincermi, un pezzo di Leah..e di quell'altra ragazza, si allontana e non potrà essere recuperato. Vi sono così tanti sentieri davanti a te..scegli con cura quello a cui vuoi dare la precedenza perchè, fidati quando ti dico, che un solo piccolo passo può sconvolgere un intero mondo. [si ferma, forse esausta. Si porta una manina al petto, e lì stringe il tessuto, su quella porzione di sè dove non batte più alcun cuore. Chandra fa intendere una conoscenza immensa su qualcosa che a pochi è dato vedere. Quella chimera che è chiamata Futuro. Oh, quello degli altri può vederlo così bene. Ma, purtroppo, non può esser specifica, le parole le muoiono in gola se vi prova..e quante capriole dialettiche bisogna fare per esprimere dei consigli quando non puoi affermare, nel concreto, quanto vorresti fosse conosciuto. Perchè è terribile. E' davvero terribile]
Dante [Sospira, abbassando appena lo sguardo, quando la sente parlare di odio. Anche Leah l’ha detto.. Ma non dovrebbe sorprendersi, del resto. E’ una cosa che comprende, e che sa di meritare, anche se vorrebbe sistemare le cose. Ma ormai, tornare a come tutto era una volta.. Sembra impossibile. Non si stupisce che lei sappia della furiosa litigata appena avvenuta tra i due. Insomma, magari non sarà cosciente dell’effettivo potere di Chandra adesso, ma hanno urlato così forte che non gli sembrerebbe strano se li avessero sentiti perfino a PoE] Lo sai, allora.. [Sospira di nuovo, rialzando lo sguardo verso di lei] .. E’ che la situazione.. E’ più complicata del previsto. [Paradossale quanto lui liquiderebbe la cosa così.. Mentre Chandra fa tutto d’un fiato un discorso così maturo, che probabilmente nessuno dei due cacciatori riuscirebbe a sostenere. Del resto lo sa, è solo l’aspetto a renderla una bambina. Loro due invece.. Forse un po’ bambini lo saranno sempre. Scuote la testa, deciso a proseguire, anziché andarsene come lei gli consiglia] Mi dispiace.. Chandra. Lo so che.. Le mie parole arrivano troppo tardi.. E sono inutili ormai. Dici che non dipende da noi, eppure.. La colpa è stata nostra. Abbiamo perso di vista ciò che era più importante.. A causa del nostro egoismo. [L’influenza del male ha favorito questo, ma solamente perché ha trovato un fertile terreno su cui far crescere tutti quei sentimenti negativi che gli hanno portato via la lucidità necessaria per comprendere qual era la sua vera missione. Non si pronuncia sul suo consiglio, perché già sa che non la cercherà. Non ora, non dopo quello che si sono detti. In fondo prova ancora tanta rabbia, e questo rischierebbe di accecarlo di nuovo. E quando il rancore è accompagnato dall’orgoglio.. Non è facile scavalcarlo.] Come ti ho detto.. La situazione è complicata. E poi.. Non siamo gli unici a stare male. Chandra.. Non è vero che puoi farcela. Essere soli.. Non sempre rende più forti. Ti sbagli se credi che io sia qui.. Solamente perché ho fallito con tutto il resto. E’ vero, sì, tutto mi è sfuggito dalle mani. Ma se sono qui da te, stasera.. E’ perché è dove voglio stare. Che tu lo creda o no, Chandra.. Non intendo più lasciarti sola. Non stavolta. Lo so che hai bisogno di aiuto.. Quindi ti prego, non rifiutare la mia mano. So che rimediare agli errori del passato.. E’ impossibile. Vorrei cancellare tante cose.. Ma non posso. [Ironico che invece lei.. Il passato potrebbe mutarlo in un attimo] Posso solo andare avanti.. Ed imparando dai miei errori.. Fare in modo che non ricada più in essi. [Si ferma, facendo un respiro profondo prima di proseguire. Lo sa che sta perdendo Leah. Sa che sta perdendo anche Blanche. Ormai è qualcosa di inevitabile. Ma non vuole perdere Chandra, e non solamente per la promessa fatta ad Aniac. Lo sa bene, se la perdessero di nuovo.. Anche lei perderebbe sé stessa. E questo non può permetterlo. Ad ogni costo, tenterà e tenterà.. Non importa se farà male. Ne vale la pena. Poi magari.. Penserà al resto] .. Il mondo è già sconvolto.. Posso solo rimetterlo a posto. [Tende una mano verso di lei, deciso, senza alcun timore] ... E’ questo il sentiero che voglio percorrere ora, Chandra. Lascia che io ti aiuti.
Chandra Credo, invece, che la situazione sia molto semplice..[obietta la bambina, non persuasa a girarsi verso il mezzo demone. Certo, le parole che usa le arrivano al cuore. Le giungono, e sa quanto batterebbe forte se fosse viva. Quell'immobilità, invece, proprio a maggior ragione risulta dolorosa. Anche sapendo che non può cambiare ciò che è. Non ha scelto lei..con che natura nascere. Strofina il dorso della mano dagli occhi, infastiditi.. forse da lacrime? fortunatamente non è così, solo un pò di pulviscolo..ma per chi la vede di spalle può essere sicuramente altra l'interpretazione] ..non ti rendi conto che stai facendo a lei, proprio ciò che è successo a me? Io avevo bisogno di voi, e non c'eravate. Anzi, vuoi l'ironia? Quando ho cercato di tornare qui, di cercare un ambiente sereno..ne sono stata cacciata. [La situazione con Elbereth e Legolas è stata una pesante lezione, è certo. Probabile che abbia capito che il proprio metodo era sbagliato per aver ciò che voleva..ma..era così impregnata dell'energia negativa di PoE. Le era sembrato così giusto..così dovuto. La tristezza di quella causa è che, purtroppo, le ha solo marcato di più..che il suo posto non è nè da Point of Evil..nè a Point of Good. Non avrebbe dovuto esistere. Senza di lei cosa sarebbe mutato, in fondo? A tratti è matura per l'aspetto che dimostra ma, in altri, su certi temi, è ancora sperduta come una bambina. E non ha più forze, è così stanca] ..io mi sento comunque sola..Dante. E..fidati..cancellare il passato, cambiarlo, non riesce a migliorare il presente. Il presente se deve far pena, fa pena comunque. Come con quella ragazza, zio. Lei ha perso il suo passato..ma non può sfuggire da quello. Non può sfuggirvi nessuno, sai? nemmeno chi può cambiarlo. [risulta forse troppo complicata in quel parlare, perchè in effetti solo pochi hanno avuto modo di vedere in azione i poteri della vampira bambina] ..io sono nata senza che vi fossero i presupposti perchè potessi avere una vita felice. Guardami, zio..è tutto sbagliato. [si sente sbagliata, totalmente. Pare effettivamente più il discorso di un'adolescente che non riesce a convivere con sè stessa, perchè non si piace. Purtroppo la sua depressione è lungi dall'esser passata. Si solleva in piedi, sulla balaustra. In equilibrio sul bordo, con il facile rischio che possa scivolare da un momento all'altro. Anche se un vampiro ha ottimi riflessi, deve desiderare poterli usare. Pare comunque tranquilla, nel parlare, niente lascia presagire che voglia commettere sciocchezze] ..ci sono mondi scolvolti che non si possono aggiustare, Dante. Il mio mondo..non è un mondo che può essere riparato. Vattene..ti prego..[lo supplica davvero di farlo, di lasciarla sola. Inizia a sentire il proprio tono vacillare, la fame prevalere] ..sono stanca..di far del male alle persone..sembra che non possa farne a meno. Non farmi odiare più di quanto mi stia già odiando da sola. Vai da Leah. Se non vuoi farlo per lei, fallo per me. Perchè sono gelosa che vada da quel vampiro. Perchè mi fa rabbia che non l'abbia fermata quando ha quasi ucciso la ragazza di cui ti sei presa cura. E' pericoloso, Armand. Lo è come per me lo è stata la Contessa. Portala via da lui, anche se ti odierà per questo. Aniac lo vorrebbe, e forse è una delle poche cose che sento di riuscire ad avere in comune con lei. Oggi ha fatto male a Blanche..ma domani potrebbe far del male a chiunque, perchè una volta che prendi la via della vendetta..anche il minimo torto giustifica il dolore che infliggi. Io lo so bene, questo. Non voglio che la zia possa convivere con un simile peso non posso accettare che per lei sia qualcosa di cui andare fieri. Se ne renderà conto solo tardi, se lascerà che il sangue sia la sua strada..assieme alla rabbia..
Dante [Semplice per lei, forse. Per lui non lo è mai stata, e forse non lo sarà mai. Ironico che veda le cose molto più chiaramente qualcuno che da lui dovrebbe essere protetto. La vede strofinarsi gli occhi, che stia piangendo?Un’altra stretta al cuore, perché sia che piangesse davvero o meno.. Si sente che lei sta soffrendo ancora molto. Come non desiderare di poter porre fine a tutto quel dolore?Andarsene, ora, è l’ultima cosa che il mezzo demone vorrebbe] .. Lo so, noi non c’eravamo. Ma sono qui ora e.. Non intendo andarmene da nessuna parte. [Ancora una volta ignora la parte su Leah, spostando l’attenzione su ciò che dice la bambina poco dopo. Cacciata via da un ambiente che avrebbe dovuto donarle felicità. Lasciata da sola, in pericolo, senza curarsi che qualcuno avrebbe potuto farle del male. Stringe i pugni, con la rabbia crescente per chi le ha fatto questo. In un modo o nell’altro.. Sono tutti colpevoli. Non vi è un singolo innocente in questa triste storia] .. Quello che ti è accaduto.. Non è giusto. Non lo meritavi, come non meriti ora di restare sola. Nessuno ha compreso quando soffrissi.. Neanche io. Soltanto ora riesco ad aprire gli occhi. E adesso.. L’hai detto, no?Sono un testone. E se mi metto in testa che posso cambiare il presente.. Allora lo cambierò. [L’allusione a Blanche gli fa comprendere che Chandra sa molto più di quanto credeva. Non ha ancora compreso fin dove si spingono i poteri della piccola, ma immagina che con il tempo ella sia diventata molto più forte, e questo spiegherebbe tante cose] Anche se non si può sfuggire dal proprio passato.. Si può comunque cambiare il proprio futuro. Sono le scelte che compiamo, a deciderlo. Non ho mai creduto al destino.. E ad altra roba simile.. Proprio perché sono convinto che ciò che il nostro futuro possiamo costruircelo da soli. Se credi che i presupposti della tua nascita ti precludano la felicità.. Non è detto che tu non possa raggiungerla in futuro, in un modo o nell’altro. Non sei sbagliata, Chandra. Non lo sei mai stata. Ti sarà difficile crederlo, forse.. Ma noi ti abbiamo sempre amata così. [Sapevano che non sarebbe stato facile, con lei, proprio a causa delle nature pericolose che convivono in lei. Ma ciò nonostante non ne hanno mai avuto timore, né l’hanno mai considerata come un errore, qualcosa che non dovrebbe esserci. Chandra.. Era parte della loro famiglia. Si allarma un po’ quando si alza in piedi sulla balaustra, avvicinandosi ulteriormente. Non può sapere quali sono i suoi intenti, anche se sembra tranquilla. Ed è visibile quanto lui sia realmente preoccupato per ciò che può accaderle] … Mi rifiuto di credere che sia così. Non esiste.. Un mondo che non possa essere riparato. [Forse si illude troppo, in questo, ma lui ci crede davvero. Non si perde mai d’animo, tenta il tutto per tutto.. Finché non è finita davvero. E non sarà finita finché sarà vivo.] Non me ne vado.. Perché non ho paura. So che ciò che senti è un richiamo a cui è difficile resistere.. Ma so che non vuoi fare del male. [Anche le sue parole successive.. Sa che sono terribilmente giuste. Nonostante il suo rancore ancora bruciante nei confronti di Leah.. Non può lasciare che cada ancora una volta nell’oscurità. Deve impedirle di fare del male, far sì che lei non segua la stessa strada.. Che l’ha condotto alla parte peggiore di sé. Questo, nonostante tutto, glielo deve. Poi non sa come andranno le cose tra loro. Ma sarà tutto da vedere] .. E va bene. Lo farò. Ma come hai detto tu.. Non è detto che io possa farcela da solo. [Tende nuovamente una mano verso di lei] .. Vieni con me. Aiutami a salvare Leah. E salveremo.. Anche tutti noi. E’ la tua scelta.. A decidere il tuo futuro, Chandra. E tu lo sai, nel profondo..Ciò che è giusto. [Aspetta che lei risponda, con la speranza che non rifiuti ancora una volta la sua mano]
Chandra [Per quanto le affermi che non sia sbagliata, ciò non riesce proprio a scalfire la considerazione che ha di sè stessa. Sicuramente troppo severa, perchè la vergogna di ciò che è diventata a Point of Good la può percepire meglio che in qualunque altro luogo. L'aria notturna le carezza la pelle, al di sotto del mantello che, innaturale, resta accollato al corpo. Ha già scelto la propria strada. Il ragazzo dai capelli bianchi le parlò con troppa suadenza e parole troppo giuste per mostrarle in queste inganno. Non vi è inganno nella Morte, solo un destino segnato che non è concesso rimandare a lungo. Niente è eterno. E non tutti possono avere un futuro, gli nega di esser partecipe di questo pensiero, talmente intimo da essere inconfessabile a chiunque meno che a sè stessa. Riesce a mettere a nudo il suo timore, Dante. La paura di non controllarsi, di fare nuovamente un passo falso irreparabile che l'avrebbe fatta soffrire nuovamente] ..credi davvero che possa essere io...chi è in grado di aiutarti? [e come? gli direbbe. Sicuramente trapela lo scetticismo dall'intonazione che usa, scoraggiata, laconica nel proseguire] ..sono solo una bambina..[Anche se sa che non è vero. E' rendersi solo più facile accettare di non essere in grado di crescere, di essere come tutte le altre sue coetanee. Abbassa il volto, confessando nuovamente parte del suo pensiero] ..tu non hai paura..ma io sono terrorizzata, zio. Ho fame...[mormora, la sofferenza che trapela] ..ho tanta fame...[Proprio per questo resta immobile, temendo di perdere il controllo che tanto a fatica cerca di preservare, quello che si aggrappa con tutto sè stesso alla volontà di non soccombere a quanto sarebbe un errore. Un tragico errore. Uno dei tanti, ma perchè aggiungerne ancora?]
Dante [Lui stesso aveva una severa considerazione di sé, prima di tornare a PoG. Forse ce l’ha anche adesso, dopo tutto quello che ha fatto. Ma ha compreso che non ha senso restare a crogiolarsi nel rimorso, quando si può guardare avanti.. E rimediare agli errori del passato. Si può sempre ricominciare, se si ha la volontà di farlo, ed è quello che spera per Chandra. Forse.. Se la facesse sentire nuovamente parte di quel luogo.. Lei stessa si sentirebbe a casa. Aiutare Blanche ha aiutato lui a ritrovare la propria strada. Forse.. Sarà così anche per lei. Ci spera, ci spera davvero] .. Sì, lo credo. So benissimo quanto vali, Chandra.. E lo sai benissimo anche tu. Una bambina.. Molto più matura di quel pessimo elemento che ora sta provando a convincerla. Lo so che è difficile.. Cercare di cambiare le cose. Accettare di essere ormai una causa persa è la via più facile, lo so bene. Ci sono.. Passato anch’io. Ma se anche tu tendessi la mano, Chandra.. Potremo aiutarci a vicenda. So che questo non riporterà tutto a come era una volta, ma.. Sarà il nostro passo avanti. Un po’ alla volta, insieme..Troveremo la strada giusta. Non importa come.. Tu vuoi aiutarla. E questo basta ed avanza.. Non credi? [Finalmente la piccola lascia trapelare le sue paure, rendendo ancora più palese agli occhi del mezzo demone la sofferenza che prova. Come poterla aiutare? Quello stesso desiderio che Leah non ha potuto, o forse non ha voluto, controllare, ora domina anche lei. Non ha potere per fermare quest’impulso. Non può fare..Praticamente nulla. Ma ciò non basta a farlo arrendere. Niente sarà mai abbastanza difficile da impedirgli di cercare una soluzione. Il giorno in cui Dante si arrenderà.. E’ ancora molto molto lontano.] Non devi avere paura.. Perché troveremo una soluzione. Non so in che modo, ma.. Io.. [E si ferma, colpito da un’idea improvvisa. Forse è davvero inevitabile che in queste condizioni Chandra faccia del male a qualcuno. Ma se lo facesse a qualcuno.. Che non può farsi davvero troppo male?Potrebbe calmare la sua sete, almeno per un po’. E non dovrebbe più sentirsi così. Sì, ormai ne è certo, è la decisione più giusta. La guarda deciso, senza timore, pienamente sicuro di ciò che sta per dire] .. Bevi il mio sangue. Ok, forse non è di prima qualità ma.. Magari ti piacerà lo stesso, chi può dirlo. Non aver paura.. Non mi accadrà niente, te lo garantisco. Metterò fine alla tua fame per un po’ e.. Andrà tutto bene, vedrai. [Non ha paura. Sa che non verrà ucciso, ed è pronto a sacrificare ogni goccia del proprio sangue, se può farla stare bene]
Chandra [Purtroppo Chandra è scettica, su questo. A volte la volontà di voler aiutare non è affatto abbastanza. Non basta per niente avere buone intenzioni. Ma sa essere lungimirante su qualcosa, e quel qualcosa è che non vuole che la zia resti con quel vampiro. Certo, torna da lei, ogni volta. Ma.. forse egoisticamente ritiene che non potrà mai esser quella la via corretta per Leah. Forse teme che gliela possano portare via..e non ha tanto tempo per restare con lei. Non sa quando verrà suo papà a prenderla, e in merito ha promesso di non dire assolutamente niente. Non vuole che gli ultimi ricordi che potrà avere siano con Dante e la zia che litigano. Vorrebbe avere la forza di lasciarli, sapendo che saranno uniti. Non può fare molti altri doni, ma questo lo desidera con tanta forza. Resta immobile, in equilibrio sulla balaustra, ancora per un pò. Sapeva che le avrebbe detto di bere il suo sangue. Si chiede quanto riuscirà a compierlo senza fargli del male. Peccato che questo consenso faccia tacere la coscienza, più il profumo della carne del mezzo demone le riempie le narici] Se tu sai così bene..quanto sia difficile sentirsi una causa persa..promettimi che non permetterai che sia la zia a sentirsi così. E' brutto sentirsi giudicati da coloro a cui vuoi bene. Siete tutti e due degli incorreggibili zucconi. Ma il vostro orgoglio è ancora più stupido, e non c'è bisogno che ve lo dica una bambina. Rimpiangereste di esservi persi..vi dannereste ogni giorno perchè sapete che non c'entra nessun Armand e nessuna Blanche.. siete voi due che cercate di provare l'uno all'altro qualcosa che vi sta soltanto distruggendo. Per cosa? per essere quello forte? quello nel giusto? [Non è esplicitamente rivolto a Dante, bensì a entrambi, sia a lui che a Leah. Con un piccolo balzo indietro si pone al sicuro, sulla balconata atterrando leggera, innaturalmente agile] ..nessuno dei due è quello forte. Nessuno dei due, forse, è davvero nel giusto. Andiamo...dalla zia, Dante. [gli si avvicina, tenendosi bene in ombra tramite mantello e cappuccio. Pare una piccola ombra, se non fosse per lo scorgersi del chiaro del vestitino. Allunga la mano destra sopra la propria testa, per aggrapparsi al cappotto di Dante. Vuole essere presa in braccio, sicuramente. E ciò espone i segni degli artigli, ferite mica belle a vedersi anche se si stanno cicatrizzando] ..andiamoci insieme. Basta fare i bambini, solo io posso farla..[attende, quindi, che esegua la sua richiesta. Quella di esser presa in braccio, poi..chissà che non dia sfogo alla propria fame, una volta compiuto questo]
Dante [Lui è determinato, di conseguenza crede che sì, ce la faranno.. Anche se hanno solamente la volontà dalla loro parte. Più di una volta questo ragionamento l’ha portato a farsi molto male, ma ciò non gli fa comunque cambiare idea, c’è ben poco da fare. E poi, nonostante il rapporto tra lui e Leah potrebbe essersi ormai incrinato per sempre.. Non vuole abbandonarla al suo destino con Armand, che non potrà portarle nient’altro che male. Poi magari.. Ognuno andrà avanti con la loro vita, ma prima devono sistemare questo. E magari.. Tutto questo farà bene anche a Chandra. Sentirsi di nuovo utile, in grado di fare davvero qualcosa per qualcuno.. Ti fa tornare la voglia di vivere.. Forse. E’ quello che spera. Annuisce deciso alla piccola, sicuro di sé come non mai. Non mente, e mantiene sempre la parola data, costi quel che costi] .. Lo prometto. Non lo permetterò.. [Il discorso di Chandra, poi, sottolinea ancora una volta quanto sia molto più matura di entrambi. Non sa come rispondere, a tutto questo. E’ così, ha ragione.. Terribilmente ragione. L’orgoglio li ha sempre distrutti, e stavolta forse più del solito. Non sa se le cose torneranno mai a posto. Ed è inutile mentire a sé stesso. Non sa neanche.. Se vuole che le cose tornino a posto. La delusione è ancora troppo grande. Può salvarla quindi, aiutarla. Ma il resto.. E’ da vedere. Manterrà la promessa fatta a Chandra. Aiuterà entrambe, anche a costo di dover essere ferito.. Ormai tanto ci ha fatto l’abitudine!Sospira, ma poi le sorride, mentre scende dalla balaustra e finalmente si avvicina a lui. Non ha paura davvero, anche se sa che per i vampiri è impossibile controllarsi adesso. Come ha detto.. E’ il primo passo. Le deve questo ed altro.. E non vuole più vederla soffrire, mai più] Com’è che alla fine.. Sei sempre tu quella con più sale in zucca tra noi? [Ci scherza su, ma poi torna serio, quando si china per abbracciarla. Anche se le ferite si mostreranno non proverà disgusto, né altro. Solo il desiderio.. Di far sì che quella sofferenza cessi una volta per tutte. Lascerà che lei lo morda, quindi, senza tirarsi indietro, sopportando il dolore. E finchè avrà forze.. La terrà stretta tra le sue braccia, con un abbraccio colmo di sentimento. Anche se lei potrà non crederci.. Lui le vuole bene. Tiene a lei non perché figlia di Aniac, ma perché è lui stesso a sentirsi così legato a lei. Lo sa che per Leah è lo stesso. Erano davvero come una famiglia, una volta. Ma le cose sono cambiate adesso.. E chissà se potranno mai riavvicinarsi a ciò che era prima.] Andrà.. Tutto bene.. [Le ripete ancora una volta, e non è solo lei a dover convincere.]
Chandra Potresti essere una peccatrice Ma la tua innocenza è mia
Dante
Edited by ~Kaya. - 28/10/2011, 20:19
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