The Return Incidents, Topic di Scrittura

Chi sono?

Metto piede su quest’isola. Perché sono qui? Non lo so, so che dovevo arrivare…. C’è qualcosa che mi ha spinto a venire qui…. Sono un angelo della morte, così mi è stato detto. Quello che tocco muore. Ho paura di questa cosa… non so come gestirla…. Sono “appena nato”. Le persone mi mettono a disagio, non posso star loro vicino. Cerco un angolo riparato dell’isola, cercando di capire in che posto sono finito. C’è un fiume nel mezzo ad essa ma non riesco ad oltrepassarlo… o forse semplicemente non voglio.
Mi fermo ed una creatura del posto mi si avvicina. Sembra umana ma i suoi occhi sono rossi come il fuoco. Un vampiro? Sembra familiare ma mi allontano. Non voglio farle del male.
E’ insistente. Dice di conoscermi ma…. Posso fidarmi? E’ la prima persona che vedo sull’isola…. No, non mi fido e non voglio che mi stia così vicina. Fuggo, vago per il bosco alla ricerca di solitudine.
Ma l’isola, così grande, sembra piccolissima. La vampira è sempre insistente. Torna da me, dice di sapere chi sono. Viene dallo stesso luogo in cui provengo io… forse lei mi conosce per quello.
Dice che sono qui per lei… sarò il tuo servitore… per l’oscuro che mi ha generato… farò ciò che mi chiede…. Ma cosa vuole davvero da me? Non ne sono sicuro… so che il suo volto e il suo nome mi sono familiari ma… la testa mi scoppia mi fa male…
“Non abbandonarmi mai” per me la sua richiesta è un ordine… non me ne andrò finché non sarà lei ad ordinarmelo…

Xavier

Senza forze. Completamente senza forze. La notte non ha di sicuro giovato, non riesco quasi a sbattere le ali... Provo ad alzarmi ed andare al balcone, constatando che, fortunatamente, le mie gambe riescono ancora a reggermi... Da qui, l'isola sembra abbastanza tranquilla...
Chissà cosa fanno tutti gli altri
Ma al momento non riesco proprio ad uscire, non so quanto riuscirei a camminare senza svenire... Torno dentro e mi sdraio nuovamente, oggi non è aria...

Amenthia

Non è male....non è affatto male....
L'isola si è popolata in pochissimo tempo di una moltitudine di creature più o meno interessanti, ma il fatto che ci siano è già una cosa buona.
Non amo intrattenermi con loro, ma osservarle, il più delle volte senza che loro abbiano idea della mia presenza, mi diverte in maniera particolare.
Non ho ancora sperimentato a pieno le loro capacità, per ora ho solo avuto il piacere di "giocare" brevemente con Charon, il gelido vampiro che possiede il dono del controllo mentale, ed è stato abbastanza interessante.
Per il resto...ho frequentato più che altro la parte dell'isola abitata dalle saltellanti creaturine buone, ma non ho ancora trovato nulla di interessante.
Anche se l'arrivo della Veela e della simpatica banshee dai capelli candidi potrebbe portarmi a qualche nuova e singolare esperienza.
Devo ancora capire bene da chi sia abitata la parte tetra e lugubre dell'isola, ma finora, a parte i succhiasangue non ho ancora incontrato nessuno. Oh si....a dire il vero c'è anche la tizia che si fa chiamare Harmony e che prende in prestito corpi altrui, ma al momento non vedo come possa essermi utile.
Ieri ho intravisto Psiche, la strega cieca dalla sorprendente abilità mentale, probabilmente ci farò qualche chiacchiera....
Uff....ma chissà che fine ha fatto la mia amica che colloquia coi pesci.... non che mi interessi particolarmente ma tra le tante creature con cui ho chiacchierato finora, i pesci ancora mi mancano.

Andrò a trovare Heile....casa sua è un vero inferno, ma il the è ottimo....

Serena

Com'è possibile dimenticarsi della persona che si dice di amare?
La sua mente è completa sgombra da ogni mio ricordo. Vi ho letto e riletto, ma non ho trovato nulla che mi desse un po' di speranza.
Che desolazione.....vedere il proprio ricordo cancellato dalla mente della persona nei quali pensieri abbiam sempre albergato.
Non ci sono, semplicemente, spazzata via come le foglie secche d'autunno.
La Madre mi ha mostrato cosa gli è successo. L'abbandono dipinto sul suo volto, la trasformazione e poi il vuoto e lo stupore nella sua mente.
Vi leggo ora la paura di se stesso, la confusione di essere qualcosa che non si conosce, la preoccupazione di di essere in grado solo di portare la morte.
Io non me ne cruccerei a dire il vero... ma si sa, la mia mente funziona in maniera malata e talvolta perversa.
Ieri ho seguito la scia del suo odore tutto il pomeriggio. Quando l'ho visto, il suo sguardo così diverso, il suo profumo confuso dalla morte che porta con se. Così familiare e allo stesso tempo così lontano.
La madre mi ha detto che se voglio che ricordi tutto, devo fare in modo che si innamori nuovamente di me e non so da che parte cominciare. Non ricordo un momento in cui io mi sia resa conto di aver fatto qualcosa per attirarlo a me e ora mi sento completamente impotente perchè i sentimenti non si possono comandare....e tutto ciò che lui sente provenire dalle mie labbra lo considera un ordine....
Soffro perchè mi sento responsabile della perdita della sua meravigliosa e fragile umanità. Soffro perchè ora che mi è così vicino, non è mai stato così lontano.

Delilah

La vegetazione è fitta lontano dalla riva del fiume. Gaya ha innalzato una verde barriera fino ai margini della spiaggia. Yuna cammina davanti a me tenendo per mano Psiche, vogliono spingersi più in là per testare i loro poteri o per scoprire cosa le accomuna. Oltre la riva del Male sento parlare alcune creature ma non riesco a distinguere i loro volti. La vista mi si sta annebbiando.
Proseguo lento, un passo alla volta come se i miei piedi stessero diventando di piombo.
Un passo ancora e il cuore inizia a pulsare veloce.
Ancora un passo.
Mi appoggio al tronco di un albero. Le voci di quelli oltre la riva e delle fanciulle vicino a me fluttuano nella mia mente. So cosa mi sta succedendo. Devo calmarmi. Un respiro profondo e le gocce della mia saliva evaporano al passaggio di Heile.
Devo tornare indietro.
Eppure continuo ad avanzare. La spiaggia chiama a sè la mia natura di lupo.
Barcollo.
Passi incerti mi allontanano sempre più dal fiume. Sento lo sforzo delle mie gambe, così forti e così incapaci di reggermi.
Cado.
Le zolle di terra umida che stringo sotto le mani mi indicano che non sono ancora arrivato in spiaggia. Il respiro affannoso mi dice invece che la trasformazione è vicina.
Peluria scura e fitta ricopre le mie guance e i muscoli si dilatano lacerando i vestiti. La mia voce è tramutata in un ringhio feroce.
Non sono più io.
La spiaggia è vicina, tra poco sarò libero.
Una strega e una Veela corrono verso di me. L'Elementale della Terra urla qualcosa ma non riesco a sentirla. Il clangore di una spada invisibile mi ferisce la mente.
- Logan!
Yuna mi chiama.
No, non voglio guardare.
- Logan...
Yuna. Nei suoi occhi c'è la salvezza.
- Yuna non voglio farti male.
- Non mi farai male. Non lo permetterò.
No, non le farò mai del male. Non permetterò che tu gliene faccia.

Ritornare in me è sempre un'esperienza sfiancante. Ho bisogno di riposare a lungo nel castello.

Logan

Mi sono svegliata presto stamane. L'alba, ho potuto constatate. Ho aperto la finestra e sono stata investita da una leggera brezza fresca che odorava di rose. Un profumo fresco e dolce che mi informava che il vento era cambiato. Mi sono soffermata un istante per capire la conformazione dell'isola più dettagliatamente.
Se vi è il mare, vi è sicuramente una spiaggia. Questo era ovvio. Sarebbe stata la sabbia trasportata dal vento ad avvertirmi in ogni caso.
Mi sono dedicata alla lettura durante il giorno, detesto la troppa confusione. Mille voci che si confondono nell'aria. Tutti quegli odori che si mescolano.
Poi ho voluto ponderare in solitudine.
Strani fenomeni iniziano ad accadere su quest'isola profumata.
Non mi pronuncierò anzitempo riguardo le sensazioni che ho provato venendo a contatto con quella Veela, ne tanto meno rivelerò le visioni che mi si sono presentate... Non ora.
Ho bisogno di riflettere sugli accaduti.

Tuttavia ho trovato risvolti divertenti in tutto questo.
Il giovane vampiro, Charon, è rimasto piacevolmente colpito dal mio potere. Non si aspettava lo respingessi in quel modo.
Ah, giovani e impetuosi vampiri testardi. Quanto ardore scorre nelle loro vene nonostante la loro Non-Vita.



...è solo l'inizio.

In omne aevum,
Psiche

Malinconica Spiaggia

Questa sera sono finalmente stata alla spiaggia, la tranquillità era tale che ad un certo punto mi sono sentita davvero a casa.
Speravo di rivederlo.. ma invece dopo la trasformazione non è più uscito dal Castello.
Ed ora soffro.
Soffro perchè colui che mi ha creato mi ha donato una vista letale, perchè non c'è niente che io possa fare per fermarmi, per controllarmi.
Soffro perchè non posso ammirare nessuno senza fargli del male, e non posso farmi osservare per la stessa identica paura.
Il mio sguardo lacera, rende impotenti.. inermi.. inesistenti.
Ma dietro tutto questo dolore c'è una nota positiva, qualcosa, come una voce nel mio cuore - a patto che esso esista davvero - che mi sussurra piano: non mollare.
Questa voce ha un nome: Psiche.
Che sia pericolosa e mortale poco importa, ciò che vi è tra i miei occhi e i suoi.. è qualcosa di unico.

Yuna
Veela in the mind, Woman in the heart.

Le forze cominciano lentamente a tornare. Ho di nuovo voglia di volare....
Mi alzo dal letto, esco in balcone e spiego le ali... L'aria tutt'attorno è una senzazione meravigliosa, non so resistere, mi butto, e in un attimo sto nuovamente volando.
Sono passati talmente tanti anni da quando l'ho fatto seriamente l'ultima volta!
La sensazione di avere nuovamente delle ali, e non più quel tremendo tatuaggio, è inebriante, e tanto stupefacente che ogni mattina mi sveglio col timore di non essere mai arrivata qui, ma di trovarmi ancora in quell'orribile città che ha sostituito il mio bosco... E invece sono qui, a spiegare le ali... Lascio correre i pensieri senza filtrarne nessuno, la mente piena e vuota allo stesso tempo...

Amenthia

L'aria intorno a me è leggera,quasi inebriante.Il posto mi è totalmente nuovo,eppure nella mia vita ho viaggiato molto e di luoghi ne ho visti ..ma questo è diverso..
Cammino da molte ore e le mie gambe mi reggono ancora per miracolo..non ho ancora incontrato nessuno,nonostante i miei sensi alquanto sviluppati mi permettano di avvertire la presenza di strane creature.Calpesto foglie secche che si frantumano sotto i miei piedi,questo sentiero è abbastanza tortuoso,le pietre scivolose non mi permettono di camminarvici sopra,così mi limito a scansarle.
Solitamente sono molto resistente ,ma non so come,mi sento così debole da far fatica anche solo a respirare.

Basta non ne posso più!

Poco lontano scorgo un'albero molto alto,con grandi rami folti che s'innalzano verso il cielo..Mi accascio ai suoi piedi quasi a prostrami davanti alla sua maestosità,e gli chiedo di accogliermi anche solo per un'istante..
Giusto il tempo di riprendermi e di capire quale strada percorrere...semmai ce ne sia una per me...

Charity Pain

I loved you long, I loved you hard, I loved you more than I thought i could....

A man mano che i tuoi ricordi ritornano, sento sempre più forte la sensazione di essere colpevole. Penso che se non me ne fossi andata non sarebbe mai successo tutto ciò. Ogni volta che leggo la tristezza nei tuoi occhi per aver dimenticato qualcosa che o potevo considerare importante, mi sento in colpa come se ti avessi rubato momenti preziosi della tua esistenza.

Stanotte ho pensato alla mamma, e mi son resa conto che nonostante tutto mi manca. Anche papà... ma con papà è diverso... nonostante la mia adorazione viscerale nei suoi confronti, credo che stare lontana da lui sia la cosa migliore.
Mi spiace perchè credo abbia una cattiva considerazione di me a causa del mio rapporto con Xavier. Non ho dubbi che la sua gelosia sia del tutto comprensibile e giustificata, ma al tempo stesso non ho nessuna intenzione di rinunciare a qualcosa che epr me è così importante.
Vorrei che papà comprendesse che nonostante tutto, nel mio cuore lui sta prima di chiunque altro.... mi mancano entrambi....
Ho intenzione di chiedere alla Madre se c'è qualche possibilità che io possa mandare loro un messaggio....di scuse, e di sincero amore.

Delilah