RebelGrrrl |
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| EPISODIO UNO Credo di chiamarmi Crystal…così mi chiamava sempre il padrone, sono una bambola o almeno lo ero prima che il mio cuore iniziasse a farmi sentire viva. Non sentivo nulla a quei tempi, quando non ero niente di più che un pezzo di materia inanimata.
Ero fatta di una strana lega, non era plastica, non era legno, non era nemmeno porcellana, era un nuovo materiale rivoluzionario, adatto per creare bambole di ogni genere, la sua consistenza era tale da dare un aspetto talmente umano che chiunque avrebbe confuso una bambola inanimata con una persona vera.
L’unica cosa che mi differenzia da un essere umano sono le viti che ho sparse per tutto il corpo..Delle lunghe viti di ferro che non mi permetteranno mai di essere una persona normale..Ecco perché da anni vivo qui, in questa soffitta, dentro una casa disabitata da tempo, in uno sputo di terra dimenticato anche da Dio, Cherry City.
Ho sempre pensato che la vita fosse il più prezioso dei doni. Quando passavo le giornate con Joseph, il mio creatore, colui che mi diede la vita, mi facevo sempre portare a vedere le stelle in un bosco che conoscevamo solo noi, lontano dai pregiudizi della gente, dalla realtà stessa.
Poche persone sapevano della mia esistenza. Solo quelle che varcavano la soglia di quell'enorme casa in cui adoravo perdermi. Nella quale curiosavo, nella quale imparavo tutto ciò che so ora. Chi avrebbe mai potuto accettare un essere così perfetto, ma nello stesso tempo inanimato. Chi avrebbe mai potuto concepire un tale controsenso della natura? Se mi soffermo e chiudo gli occhi riesco a vedere ogni singolo viso. Il mio creatore. La donna delle pulizie. E il Suo viso. Le mie labbra si inclinano ancora in un dolce sorriso quando lui si materializza in me.
Fu lui a farmi ridere per la prima volta, Orlando, l’assistente di Joseph, il suo migliore amico. La persona che mi ha fatto conoscere l’amore. Ah, l’amore che orrenda colpa! Però quando ci penso sento il cuore che esplode. L'unico organo che ho. Un piccolo cuore d'argento nel petto. I suoi occhi blu mi guardano ancora. E ogni volta, irrimediabilmente, una lacrima mi solca il viso. Passa sulla mia pelle. Una bambola che piange. Si. So fare anche quello. Di lacrime ne ho versate molte. La mia esistenza è stata priva di senso?
Ho amato con tutta me stessa in questa vita. Ho amato e odiato. Odiato l'amore che mi è stato donato. Una bambola non può amare. Non potrà mai farlo. E nessuno a questo mondo mi farà cambiare idea. Una bambola non può provare sentimenti, una bambola non deve provare sentimenti. Una bambola è solo un inutile pezzo immateriale con la quale giocare.
Edited by ..Kady.. - 27/8/2007, 21:14
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